Il nuovo che è avanzato
Sui giornali e in televisione continua quella che da tempo – se qualcuno ancora non lo avesse capito – non è una guerra condotta dalla politica (la “casta”) contro magistrati e giornalisti (contro l’indipendenza della magistratura e la libertà di stampa), ma è a tutti gli effetti una guerra tra magistrati, tra giornalisti e tra forze politiche, variamente e trasversalmente alleati tra loro (sotto accusa, con Luigi De Magistris, ci sono anche giornalisti di autorevoli quotidiani). E’ un magistrato De Magistris come lo sono quelli che in Calabria lo accusano, come lo sono quelli che nel Csm dovranno giudicarlo. E’ un giornalista Michele Santoro che lo difende ed è un giornalista Guido Ruotolo che in un articolo ha dato conto delle accuse contro il pm, articolo che Santoro ha definito “una polpetta avvelenata” (peraltro costringendo in diretta il fratello, Sandro Ruotolo, ad associarsi alla condanna). Ancora aspetto un girotondo, una dichiarazione della Fnsi, una presa di posizione di Articolo 21 in difesa di Guido Ruotolo.
Tutto questo mi conferma in una mia antica convinzione: l’unica vera casta al potere nell’Italia di oggi è la casta sacerdotale che attraverso la retorica dell’indipendenza della magistratura, dell’informazione e del mercato, da quindici anni, intossica il nostro dibattito pubblico. L’ideologia degli anni Novanta. Il nuovo che è avanzato.
Il parroco che aveva chiesto una dispensa per potersi sposare, rimosso dal vescovo, ha annunciato una conferenza stampa.
Quadernino