Guardiamoci allo specchio
Questo è il paese che non riesce a spedire la posta, che si abbona ad un servizio senza capire cosa sta comprando, che scrive “toporagna ti amo” sul marmo di Ponte Milvio. Insomma, non è che può pretendere più di tanto dai suoi rappresentanti politici, secondo me.
Repubblica.it, Piovono Rane, Lucchetti Ponte Milvio
January 25th, 2008 at 09:10
allora non siamo pessimisti come ci dipinge il times, pare siamo proprio realisti!
red
January 25th, 2008 at 10:46
nel blog di beppe grillo scoppiano risse assai più violente che in senato.
January 25th, 2008 at 10:54
Come ho già avuto occasione di dire, NO. Francamente, il pianginismo “ce lo meritiamo” mi ha stufato, mi fa incazzare prorio a dirla tutta. Io non sono così, e di gente che non è così ce n’è a decine di milioni, oggi qui e adesso in questo Paese. Io non mi riconosco nei politici cialtroni, nelle furbetterie dei commerciali di Sky, nell’imbecille bombolettaro. Mi è più facile riconoscermi nel presidente del Senato Marini, per dirne uno.
January 25th, 2008 at 12:15
non è “il paese” che non manda la posta, che scrive su ponte milvio, che si abbona a non so cosa … come non è il paese quello che sputazza all’ex compagno di partito (partito?!) e poi, ben sapendo di essere stato ripreso da una fila di telecamere, mente impunentemente … saranno alieni, saranno difficili da capire, ma son tutte persone con nome e cognome che alla fine della fiera ha sempre la scelta di far quanto poi ha fatto o far altro. non è “il paese”.
January 25th, 2008 at 12:47
Eh no. Se vogliamo far credere che siamo diversi, riportare in auge il mito della superiorità antropologica, facciamo pure. Il fatto è che, in misure diverse, siamo davvero corresponsabili; ripeto: in misure diverse. Ma non viviamo in un altro paese o su un altro pianeta: siamo qui. I ragazzini che vanno a scrivere a Ponte Milvio li tiriamo su noi, direttamente o indirettamente. La gente che sta in Parlamento la votiamo noi, votiamo le persone e le coalizioni e i giochetti. Sky lo compriamo noi, e se non compriamo Sky compriamo qualcosa di simile. Signori, siamo una società. Cercate di ricordarvelo.
January 25th, 2008 at 12:49
…che poi, ragazzi, dare della toporagna ad una che si ama è proprio il massimo della truzzaggine…
circa la posta: sto attendendo con venti giorni di ritardo la bolletta del gas: se verrò rinvenuto marmoreo per la cessazione della fornitura, vendicatemi con quintali di posta non affrancata…
January 25th, 2008 at 13:37
No, tu sbagli, il paese riesce a spedire la posta: ieri è arrivato il pacchetto speditoci di novembre, ora siamo anche fiduciosi per quello di natale, si sono riaccesi le speranze.
January 25th, 2008 at 13:44
abbonamenti a sky non ne ho mai sottoscritti, abito a trento dove si scrive poco sui muri (qualcosina di più sui muri dei cessi, siamo gente riservata), grazie a dio non ho mai firmato petizioni per chiedere un posto nel piddì per diaco e corresponsabile sarà lei.
le responsabilità sono individuali, non ciurli nel manico.
January 25th, 2008 at 13:48
Ragazzi, il problema è anche nel futuro che ci attende. Io con i politici “giovani” ci lavoro a contatto, e con mio profondo sconforto mi accorgo che sono peggio di quelli “vecchi”, più arrivisti, più grintosi, ma sempre più lontani dai cittadini. Quindi non sperate che un cambio generazionale risolva tutto, perché non è così… anzi, speriamo che questi che abbiamo durino il più a lungo possibile. Riguardo a noi, molti dicono di non essere “quelli che scrivono toporagna sui muri” ma poi quanta civiltà mettiamo nella nostra vita quotidiana. Quando buttiamo le cartacce, facciamo i furbi nelle file alla posta, in coda al semaforo col tizio che davanti a noi non scatta al millisecondo quando non viene il verde? Non è solo nei gesti “clamorosi” che ci si distingue, ma nelle piccole cose quotidiane. Ha ragione il CENSIS, siamo una società in putrefazione.
January 25th, 2008 at 13:57
Oh, d’accordo. I buoni: di qua. I cattivi: di là. Ma non è tutto così semplice, così netto, così in bianco e nero. Naturalmente ci vorrebbe molta più gente come lei e come il Goppai AdRiX, per quanto io sia convinto che anche voi avete le vostre magagne, che vi sarà capitato almeno una volta di votare socialista o di aver detto una frase che sarebbe stata bene in bocca a Schifani. Mettiamola così: il “noi” del post va inteso come riferimento alla maggioranza più o meno silenziosa – spero che vi sia sufficiente.
January 25th, 2008 at 16:26
Siamo una società. Ma non siamo uguali. Il problema è che le persone disgustate da questa classe politica forse non trovano voce e rappresentanza. Forse è pigrizia, forse altro. Forse l’unico modo per tentare di rimediare è sporcarsi le mani e partecipare alla vita politica nel modo più attivo possibile. Magari non si combina niente, però si fa un passo in più e non si fa la fine di quelli che rallentano in autostrada per vedere un incidente stradale e vengono tamponati. Non so.
January 25th, 2008 at 16:35
temo che io e te abbiamo sottoscritto due contratti sky diversi 🙂
a me hanno scritto solo che se non avessi detto nulla, la solita guida programmi, finora inclusa nel mio abbonamento di circa 32 euro, dopo una riverniciatina, mi sarebbe costata 1.10 euro al mese supplementari.
ecco, in questo vedo una certa affinità con la lista bloccata della attuale legge elettorale, in effetti.
ciao
gluca
January 25th, 2008 at 16:47
Chamb, pare che chiunque sia disgustato da questa classe politica. E allora, come la mettiamo?
January 25th, 2008 at 22:42
La mettiamo che o si trova il modo di trasformare il disgusto in qualcosa di costruttivo per liberare la società da quella che gli economisti chiamano la “tirannia delle piccole decisioni”, oppure ci ritroveremo schiavi di una società che non ci rappresenta.
In questo momento però non riesco a trovare una risposta chiara alla domanda “e allora cosa si fa?”.
Il mio problema in questo momento è che se devo pensare alle cause di questo sfascio generalizzato mi viene un elenco grande come un lenzuolo, se penso alle soluzioni resto inebetito.