Del come di tante erbe a volte si è costretti a fare un fascio
Giustamente vengo invitato a non giudicare Piazza Navona solo per i sostenuti reportage dei Giornalisti, considerando anche il punto di vista di chi in quella piazza c’era. Zoro, ad esempio, che qui racconta la sua serata – e non ci vuole molto a capire che lui ha guardato tanto chi stava sopra quanto chi stava sotto il palco, a differenza dei Cronisti. E però devo dire che, se da una parte sono contento di correggermi, di ammettere che non è così vero che “una fazza una razza”, dall’altra il post di Diego mi riempie di malinconia: perchè lui e molti altri erano lì sostanzialmente per disperazione, per esserci e non lasciar cadere nel vuoto un’opportunità quale che questa fosse. Dal mio punto di vista, ecco: li capisco. Però sapevano che là sul palco ci sarebbero stati le Guzzanti e i Travaglio e i Di Pietro e i Grillo, sapevano che quella era la piazza delle star e che loro – a meno di non mettersi a fischiare sonoramente i protagonisti – sarebbero stati solo e semplicemente il pubblico delle Guzzanti e dei Travaglio e dei Di Pietro e dei Grillo. Quel che è successo, infatti: e purtroppo le buone intenzioni non portano necessariamente a buoni risultati.
Zoro
July 10th, 2008 at 11:30
Io sono stufo però di tutte queste lacrime di coccodrillo. Credere che sarebbe stato qualcosa di diverso, una volta saputo ci sarebbe stata la Travaglio Family (che pure apprezzo per il suo lavoro), è di una ingenuità spaventosa. O stupidità. O malizia, a seconda.
Sarà, ma Veltroni una volta tanto ha fatto bene a non andare: tutti sapevano come sarebbe andata, ma alcuni hanno preferito non perdere comunque l’occasione.
July 10th, 2008 at 12:16
Sia chiaro che io non ho versato lacrime, di coccodrillo o altro. Ho solo voluto testimoniare, andandoci e scrivendone, che quella piazza, nella realtà, che è ciò che a me più interessa, non era di Grillo ecc. ecc. ecc.
July 10th, 2008 at 12:49
Il problema non sono le piccole intemperanze verbali di Sabina Guzzanti (una grande), il problema è l’enorme conformismo della stampa (quella che ha applaudito il Veltroni pre-elezioni, candidature di Calearo e Mascia comprese, e quella che continua ad apprezzare la non opposizione attuale).
Secondo il mio punto di vista, naturalmente.
July 10th, 2008 at 12:58
Diego, per quanto mi riguarda non ho mai pensato a lacrime di coccodrillo: tra il tuo post e il mio, quello lacrimoso (il che non stupisce, visto il mio nick) è quello del sottoscritto. Ecco, io qualche dubbio sul fatto che quella non fosse la piazza di Grillo e della Guzzanti, tanto per far due nomi, continuo ad averlo.
July 10th, 2008 at 14:52
Io un Suzzara-Roma non me lo sentivo di prenderlo, ma in piazza ci sono andato altre volte, anche se non troppo di recente.
Sono certo che in molti sono andati per il medesimo motivo: testimoniare un certo sdegno per queste leggi di quantomeno dubbio gusto. Adoro gli eufemismi.
Però, sinceramente, non si poteva prevedere che sarebbe finita così? Ed allora, non era forse il caso di non andare e non dare come al solito adito a questa sequela di “mi dissocio” e sfanculamenti vari?
Stranamente, sono d’accordo con Maltese: il pubblico dei vari Grillo e Co. sono per l’appunto spettatori. Gente che (in molti casi: basta leggere il suo blog e certi-molti commenti soprattutto della prim’ora) se non c’era grillo manco sapeva come si compone il parlamento, figuriamoci delle leggi vergogna. Gente che spesso ama lo spettacolo della politica, e non la politica.
Con queste premesse si può realmente sperare che qualcosa cambi? No, altrimenti fine dei giochi.
Oh, lo so, son prevenuto verso tutto quello che ruota attorno a Grillo, ma non riesco a farne a meno…
July 10th, 2008 at 16:10
mi sento parecchio vicina al Tripudiatore… compresa stranezza dell’accordo con Maltese e prevenzione verso Grillo
chi sa quanti siamo?
July 11th, 2008 at 08:56
Chissà. Forse siamo più di quelli in piazza da Grillo, noi che ci sdegnamo o lacrimiamo o dissociamo o imbarazziamo. Loro però, almeno, fanno casino. Noi stiamo al balcone.
July 11th, 2008 at 10:58
Non mi sembra però che con questo casino abbiano poi cavato un metaforico ragno dal buco, anzi.