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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
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    10/05/2003

    Filed under: — JE6 @ 23:23

    La fine del mondo non è dietro l’angolo. A meno che non sia già arrivata
    Commentando questo post, Angelocesare scrive: Pubblicità = Fine dei blog.
    Non fosse altro che perchè mi guadagno da vivere facendo il “marketer” – e quindi vorrei lasciarmi qualche speranza per il futuro – non sono d’accordo.
    Francamente, non fremo di libidine all’idea di vedere la blogosfera costellata di banner, interstitial, pop-up e via dicendo. Mi piace l’idea di frequentare un mondo no-profit, e addirittura di farne parte. Però, proprio il paragone con quello che nello slang economico si chiama “terzo settore”, mi fa dire che la fine del mondo non è dietro l’angolo, a meno che non si pensi che sia già arrivata.
    La beneficienza è diventata un lavoro per migliaia di persone. Le charities, quale che sia la loro dimensione, vivono di pubblicità, ed hanno giri di affari con molti zeri. Utilizzano esattamente gli stessi strumenti di comunicazione che vengono impiegati da aziende che hanno come scopo quello di portare a casa utili a due cifre percentuali. Questo inficia la bontà di quello che fanno? L’opera di Telefono Azzurro è meno nobile a causa del suo farsi pubblicità e del suo accettare sostegni da privati e, soprattutto, da aziende? Per quanto mi riguarda, fino a che non ricevo una prova contraria, la risposta è “no”.
    Se l’esempio è abbastanza chiaro, sposto il discorso sul blog. Trovassi domani un banner in casa di B.Georg, trasalirei di sorpresa, senza dubbio. Ma questo non mi porterebbe a scappare a gambe levate verso lidi meno compromessi. Anzi, sottoporrei i suoi post ad una lettura persino più attenta, per vedere se posso continuare a fidarmi di lui. In fondo, è quello che cerco di fare anche con gli altri media che uso per informazione o svago. Cerco di capire se il ritratto del mondo che mi offrono è (troppo) condizionato dai loro inserzionisti pubblicitari. Non credo che ci si dovrebbe comportare in modo diverso, navigando nella blogosfera, a meno che non si pensi che questo è un mondo soggetto a leggi diverse.

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