Sciopero
Non ho mai scioperato in vita mia. Almeno, in quella lavorativa.
Nel corso degli ultimi dieci anni, qualche occasione c’è pur stata. Eppure.
Ho lavorato in quattro aziende diverse, e non ho mai scioperato. E nemmeno i miei colleghi. Aziende padronali, multinazionali, nessuna differenza.
Un po’ per pavidità – è possibile, certo – un po’ perchè scioperare ha senso solo se vai in corteo, non se te ne stai a casa a sbrigare commissioni private – ed io nei cortei mi trovo male, molto male, mi sento in imbarazzo – un po’ perchè ho spesso avuto la sensazione che ci fossero tante ragioni per stare dalla parte degli scioperanti quante per stare dalla parte dei (ma come si chiamano?) destinatari della protesta.
Terzista, cerchiobottista, bocconiano di sinistra.
Eppure, ho una buona opinione di me stesso. Sbaglio, probabilmente.
24/10/2003
Giudizi e pregiudizi
Si può scrivere che “Mezz’ora d’aria” (ieri sera, sul tardi, RaiTre – sì, quella dei comunisti) è stata una vera mezz’ora di aria pura in una giornata mefitica, senza esser tacciati di piaggeria e paraculismo? Si può?
Vorrei spingermi fino al punto di sostenere che l’intervistatore era di un paio di spanne superiore al novantapercento degli intervistatori televisivi di questi tempi sciagurati. Non vorrei esagerare, però.
Melius abundare
Ora il titolo è corretto. Chiedo venia al Chiarissimo ed ai conoscitori del latino.
Passi che un signore arrestato per riciclaggio possieda un cannone, un bazooka, alcuni mortai, bombe a mano e qualche fucile mitragliatore. Magari ama andare a caccia.
Ma santodio, cosa se può fare di due (2) cacciabombardieri Mig?
E di quale malattia degenerativa può soffrire uno che riempie capannoni dell’Oltrepo pavese con oltre mille (1000) motociclette e cinquecento (500) automobili?
Sarà per premunirsi dagli scioperi dei mezzi pubblici?
Corriere della Sera, off-line