Seduto in riva, a guardare cadaveri
Ci sono presenze che, in qualche modo, ti accompagnano per tutta la vita, o almeno per gran parte di essa. Gente che, per quanto tu ti spinga indietro con la memoria, hai sempre trovato sulle pagine dei giornali. Gente con la quale puoi dire di essere cresciuto insieme, in fondo.
Fidel Castro. I Beatles, insieme e nelle sue derivazioni Lennon e/o McCartney. Gianni Rivera. Arafat.
Ti fai persino l’idea che sia gente a suo modo eterna, che ti vedrà andare nella fossa e sarà ancora lì al suo posto. Forse in qualche caso è addirittura vero, anche se ti pare che non vi sia sufficiente motivo e merito.
E comunque, arriva il momento in cui realizzi che invece i giorni, o i minuti, sono contati, che la parabola è arrivata alla fine, che la luce si sta spegnendo. E ti senti come uno che sta seduto sulla riva del fiume, e vede passare cadaveri. Amici e nemici.
Repubblica.it
October 29th, 2004 at 11:01
sono sempre stata convinta che mi sopravviverà Andreotti.
October 29th, 2004 at 14:49
Non è che sta gufando, vero?
October 29th, 2004 at 14:50
scusi, ero io (da computer espropriato a una collega)
October 29th, 2004 at 16:02
Ma no, cosa le viene in mente? E poi, prima o poi tutti scorreremo lungo il fiume, gonfiati da acqua e aria ingurgitati mentre affogavamo. E ci sarà qualcuno – Andreotti, magari – seduto sulla riva a guardarci.
October 29th, 2004 at 16:32
il mondo cambia (in peggio) inesorabilamente…(tranne andreotti, of course) 😉
October 29th, 2004 at 18:13
Gli si voleva (ops, vuole) bene, poi.
Ciccio.
October 29th, 2004 at 21:07
A volte non si riesce a volergli bene neppure dopo…
[comunque anche io sono convinta che Andreotti mi seppellirà…]