Però, a volte
[scusate, va così]
Il lavoro, d’accordo. Come fai a dire di no. In fondo, è quello che ti fa portare a casa la pagnotta, come si suol dire.
Però, a volte.
A volte, appunto, non puoi dire di no. Non puoi disdire una riunione che hai convocato tu stesso, perchè è urgente, perchè c’è gente che si sposta da un’altra città, perchè. Così, non potrai andare al funerale di una donna di cui hai frequentato la casa per anni – i più belli della tua vita? chissà, ma belli erano belli – e non potrai abbracciare i suoi figli, due tra i pochissimi amici che ti porti ancora dietro da quando avevi quattordici anni, e non potrai provare quel sottile terrore che viene quando pensi “beh, tra qualche anno capiterà anche a mia madre e a mio padre”.
Il lavoro, d’accordo.
Però, a volte.
October 5th, 2005 at 19:22
Però a volte. Già.
October 6th, 2005 at 10:14
.
October 6th, 2005 at 10:59
ci pensavo stamattina: la maggior parte del tempo speso al lavoro è tempo perso.
quindi tutto ciò che ha maggior importanza va anteposto. non sarà certo una riunione a cambiare il corso delle cose.
sul letto di morte nessuno sano di mente avrà rimorso di non aver lavorato abbastanza.
tutto cio IMHO, ovvio.