Greetings from Atlanta – 11. Mike and the chicken wings
A volte, capita che di un viaggio ti rimangono in testa e nel cuore cose strane, alle quali non avresti pensato. Cinque minuti in una chiesa battista. E una sera passata a bere birra, mangiare chicken wings intinte nel blue cheese e guardare il Monday Night Football insieme a un cinquantenne, nato a New York e trapiantato in Florida, che gira gli Stati Uniti fornendo servizi informatici a medici e strutture ospedaliere. Gli ho spiegato la differenza tra il prosciutto di Parma e quello di San Daniele, lui ha ricambiato spiegandomi quando un pitcher vince una partita, cos’è un ERA (capito al cinquanta per cento), cosa è un RBI (zero per cento) e perchè gli americani amano le statistiche (look, what are stats? Figures, put one against the other, to show which one is the best. This is what Americans love, to be the best – that’s why they love stats). Alla fine ci siamo stretti la mano, e – saranno state le quattro pinte a testa e le curve di Folon, una vera cameriera di Hooters – mi ha detto it’s been a great meal, thank you very much ed io ero così imbarazzato che ho balbettato un ringraziamento incomprensibile. Poi, dentro in metropolitana.
October 18th, 2005 at 17:45
cià và te lo spiego io cos’è l’:
– ERA —-> MEDIA PUNTI CONCESSI DAL LANCIATORE IN 9 INNING (se ne lancia 3 di inning e si fa fare diciamo 1 punto la sua era sarà 3×1=3 se ne lancia 5 e si fa fare 1 punto sarà 1,8; se ne lancia 9 e si fa fare sempre un punto sarà dunque 1[ottima ERA] ; quindi è una media
– RBI ossia punti battuti a casa—-> tutti i punti che entrano grazie ad una tua valida; per esempio ORTIZ verso fine stagione avevava battuto a casa 150 punti mi pare; quindi è un numero intero.
diversa invece la media pgl che è quante volte uno fa una valida diviso le volte che va a battere per esempio: uno che batte 0,300 vuold dire che ogni dieci battute 3 volte fa una valida.
spero sia chiaro e please non fare spoiling sulle partite….
October 18th, 2005 at 18:34
ma perchè deve approvare i miei commenti (anche i più innocenti)?
October 18th, 2005 at 19:30
Hm, ma ERA non sta per Earned Runs Average? Runs sta per “punti”? E’ questo che mi sfugge.
Ah, quanto alla necessita’ di approvazione, non e’ una mia scelta, e’ WordPress che fa tutto da solo.
October 19th, 2005 at 03:33
esatto praticamente sono i punti ( run nel baseball è il giro i tutte le basi vedi home run= fuoricampo; se invece vado solo in prima è un hit = valida) guadagnati sul lanciatore ed è data dalla semplice formula era= 9 x punti concessi diviso inning lanciati).
October 19th, 2005 at 10:01
Guardi, le trova tutte qui. Ma se è riuscito a seguire il baseball fino a adesso senza conoscerle, ne può fare a meno. Gli americani invece sono fanaticissimi di statistiche, gli sport tipo fantacalcio gli hanno inventati loro.
October 19th, 2005 at 12:57
cioé, lei ha cenato in un locale parlando di sport con un altro uomo solo, in un punto piccolissimo dell’universo, manngiado alette di pollo con formaggio blu (blu??) e me lo chiama niente?
Questa è scena da libro, di uno di quegli autori che piacciono a lei.
October 19th, 2005 at 14:30
Herr, in fondo lei ha ragione. Il vecchio Ray Carver ci avrebbe buttato giu’ una cinquantina di righe, forse.
October 19th, 2005 at 21:48
È una bella scena, ma fa riflettere. M’ha fatto pensare più ad Harold Pinter che a R.C:, in effetti.
Mike è come tanti americani un nomad worker. Ora ha “solo” cinquant’anni e ancora può reggere questa vita.
Compreso essere grato per un po’ di calore umano da uno sconosciuto in un KFC, brindando magari con lo Champagne della Georgia (Coca Cola, per chi se lo stesse chiedendo, Atlanta è appunto la capitale mondiale di detto beveraggio).
E cogliere l’essenza dell’american dream con una sola frase.
Son davvero convinti che il peggior nemico del Bene è il Meglio.
October 20th, 2005 at 11:32
Folon mi sembra un nome da cardiotonico. Stia attento alle coronarie, Sir, che c’ha una certa età. ; )*