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    02/06/2006

    A ciascuno il suo

    Filed under: — JE6 @ 22:53

    Io penso che uno Stato che chiedesse il parere della famiglia della vittima per concedere o meno una grazia ad un condannato sarebbe uno Stato debole e paraculo. Le decisioni di un governo dovrebbero infatti essere prese nell’interesse di tutti i cittadini, prescindendo da quelli specifici (e dai sentimenti) di alcuni tra essi; e quel governo dovrebbe sapersi prendere la responsabilità delle sue azioni senza scaricarle sulle spalle di chi non ha nè il titolo nè le forze per assumerle.

    10 Responses to “A ciascuno il suo”

    1. stone Says:

      e già.

    2. ilaLuna84 Says:

      Hai perfettamente ragione.

    3. baskerville Says:

      ed uno stato che smentisce la propria magistratura?
      forse le cose non sono mai semplici come sembra a prima vista.

    4. pm10 Says:

      la telefonata alla vedova non era per chiedere il permesso ma per avvertirla gentilmente di quello che avrebbe fatto. cosi’ un po un indoratura della pillola.

    5. Squonk Says:

      Baskerville: lo Stato, dando la grazia, conferma il verdetto della magistratura; la grazia viene data a un colpevole, non ad un innocente.
      pm10: parlo della grazia a Sofri, non di quella a Bompressi. Sulla telefonata ex-post, sono d’accordo.

    6. baskerville Says:

      la grazia a bompressi è concessa per motivi di salute (tant’è che è giunta prima di una iptetica a sofri).
      quest’ultima, di grazia, perchè, se non per comfermare un verdetto troppo controverso?

    7. apelle Says:

      La telefonata sarebbe stato meglio farla prima, non dopo.
      Solo per una questione di sensibilità e correttezza.

    8. Squonk Says:

      Baskerville, non ti seguo, ma non importa. Non ho scritto che la eventuale grazia a Sofri sarebbe cosa giusta o sbagliata; ho scritto che lo Stato dovrebbe avere il coraggio delle sue azioni, e non mettere in mezzo la famiglia Calabresi; si è mai visto un giudice chiedere alla parte civile “cosa facciamo, lo condanniamo ‘sto signore oppure no”?

    9. lester Says:

      Chiedere il parere penso sia giusto, essendo comunque una parte in causa; senza però considerare quel parere come vincolante.

    10. Squonk Says:

      Lester: “era” una parte in causa, e in quanto tale è stata rappresentata in tribunale. Questa è un’altra faccenda.
      Non solo. Pensiamo ad una possibile grazia per Mambro e Fioravanti, riconosciuti colpevoli per la strage di Bologna; cosa facciamo, chiediamo un parere a ciascuno dei parenti viventi di ciascuna delle ottanta vittime e poi decidiamo a maggioranza (allora, quarantatre hanno detto “no”, trentasette hanno detto “sì”, forse questa grazia è meglio rifiutarla)? Che senso ha? Io non credo che il rispetto per i parenti delle vittime venga definito dal loro grado di coinvolgimento nella questione della grazia, rispetto alla quale non possono essere obiettivi (e come lo si potrebbe pretendere?).

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