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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
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    09/01/2008

    Sintomi

    Filed under: — JE6 @ 17:20

    Immagino che il momento in cui una persona realizza di non essere più giovane – fisicamente parlando – non sia lo stesso per chiunque. A me, forse per non sentirmi solo, piacerebbe sentire dai miei lettori diversamente giovani quando hanno provato quella sensazione. Io credo di esserne stato vittima oggi per la prima volta, questo orribile attacco di cervicale che mi ha fatto lasciare la scrivania e chiedere asilo a mia mamma – un piatto di pasta e un letto, per piacere. La cervicale. Una cosa che per me era legata all’età, come l’artrite, la perdita progressiva dell’udito. Non la pancia, il giro-vita per me non ha mai avuto particolare importanza. Ma la cervicale. E voi?

    27 Responses to “Sintomi”

    1. Giulia Says:

      Credo sia stato quando mi sono accorta che mettevo su peso e non lo perdevo con la stessa facilità di prima.
      Il mio corpo non risponde più con la prontezza dei vent’anni, poco da fare.

    2. gluca Says:

      io quando ho messo gli occhiali per guidare.
      poi mi hanno detto che facevo piu’ intellettuale. e mi son consolato.

    3. marco Says:

      A parte il fatto che gli acciacchi ci sono anche a 20 anni, soprattutto se uno il suo corpo lo usa, una delle caratteristiche del diventare diversamente giovane e’ che lo stesso segnale del tuo corpo al quale a vent’anni non avresti fatto caso ora ti preoccupa.
      Un po’ e’ oggettivo (sei piu’ vecchio), un po’ e’ soggettivo (sai di essere piu’ vecchio).
      Siccome non voglio incastrarmi in un circolo vizioso in cui la crescita dei segnali, che comunque c’e’, e’ ancora amplificata dalla mia maggiore sensibilita’, tiro avanti e non sto li’ a fare l’elenco. Prima o poi mi arrendero’ all’evidenza, ma il piu’ tardi possibile.
      Sir, si faccia coccolare, che’ la malattia e’ un ottima scusa per attirare attenzioni, poi torni al piu’ presto alive and kicking.

    4. miic Says:

      Mah. Io forse sono sempre stato un po’ vecchio, non ho mai richiesto particolari performance dal mio corpo (il mio motto: “Se non sei mai stato in forma, non ti accorgerai mai di essere fuori forma”). Quindi la decadenza fisica è stata più dolce e progressiva, senza strappi netti. Almeno finora, poi magari tra un attimo non riuscirò ad alzarmi da questa sedia. Temo parecchio l’insorgere della presbiopia, dover mettere UN ALTRO paio di occhiali per leggere: questo sì sarebbe molto fastidioso. E mi spaventano i segnali dell’invecchiamento mentale: come già scrissi, sentirsi dare del lei, incassare il lei senza colpo ferire in risposta al proprio tu, o, peggio di tutti, incazzarsi al sentirsi dare del tu.

    5. daniela Says:

      mi ostino a non trovare tempo per andare dall’oculista, e mi compro gli occhiali da lettura della Upim. Però la verità è che DA UN PO’ non riesco a leggere certe cose (sms, giornale se in autobus eccetera.
      Da quel po’, ecco.

    6. Carlo Says:

      mah. la prossima volta che ci vediamo inizio a darle del lei per davvero.

    7. ilTotaro Says:

      non so con quale intensità ti abbia colpito, ma io i fastidi/dolori in zona cervicale ce li ho da un po’ e non li sentivo come sintomi di invecchiamento

    8. edo 66 Says:

      Sono sulla lunghezza d’onda di miic. Un giorno ho avuto un diverbio con una ragazza di circa 18 anni ed al suo “tu” sparato nei miei confronti le ho ricordato che il divario di età che c’era le imponeva maggior rispetto. Poi mi sono molto vergognato.
      Anche quando mio figlio si è rifiutato di venire al cinema con me dicendo: “E se mi vedono gli amici?”. Cmq sono giovanissimo! Ecco.

    9. Massimo Morelli Says:

      Resistere, resistere, resistere.

    10. lester Says:

      Mmm. Forse quando mi sono accorto che nei primi cinque anni in cui ho lavorato non avevo fatto un giorno di malattia, poi nel sesto ne ho fatto più di dieci. Una maggiore vulnerabilità a raffreddori e indigestioni, insomma.

    11. caporale Says:

      l’ultimo dell’anno, quando sono dovuto andare a comprare un modem adsl nuovo: le descrizioni sulle scatole erano scritte a caratteri piccolissimi.

      ma è stato un momento, sono giovane dentro ed è stato sicuramente colpa di quell’illuminazione del cazzo.
      no, gli occhiali non li compro.

    12. Effe Says:

      qualcuno aiuti quest’uomo ad attraversare la strada

    13. cristina Says:

      beh dai tutto sommato hai chiesto aiuto alla mamma, mica ad una badante…

    14. camillo Says:

      come dice Jannacci (o Paolo Conte?): “…è tutto un complesso di cose…”. Concordo pienamente: “RESISTERE! RESISTERE! RESISTERE!”

    15. Silviu' Says:

      Un giorno sulla metro. Un gruppo di studentelli vocianti & casinari. Ho sentito dentro un senso di fastidio.
      Subito dopo mi sono sentenziato vecchio, definitivamente. Poi mi sono ripreso ma non è più come prima.

    16. pim Says:

      “la lezione di anatomia”, philip roth 1983.

    17. Alister Says:

      Io un paio d’anni fa, quando mi sono reso conto, leggendo gli ingredienti al supermercato (da bravo consumatore consapevole), di non riuscire più a decifrare i caratteri molto piccoli. Eppure in passato ci avevo sempre visto benissimo. Abituarsi agli occhiali per leggere non è stato facile, credimi. Per la cronaca, hai scritto questo post nel giorno del mio 46esimo compleanno.

    18. mary Says:

      Sono con Miic, anch’io. Passare al Lei, il divario, è stato traumatico, ormai molti anni fa. E l’invecchiamento mentale, questo lo temo anch’io. I tentennamenti della mia memoria, che mi ha sempre permesso di essere la prima della classe, quelli all’inizio mi spaventavano. Adesso, anche se attenta, mi ci faccio due risate e mi diverto a fare Mme Alzheimer. Gli occhiali bifocali poi, croce e delizia… Mi sento arrivata, direi, in quel punto che mi era sempre stato evocato da piccola: “Quando sarai grande, allora..” Ecco. Adesso sono grande davvero. 🙂

    19. alex Says:

      oh.my.god. un tempo io e lei eravamo persino della stessa generazione.

    20. Pier Says:

      Piegarsi sulle ginocchia e rialzarsi a fatica, preferibilmente appoggiandosi a qualcos’altro . Altro che lenti bifocali…:)

    21. pank Says:

      Un colpo della strega o che raccattato per non far cadere un cassetto. Era l’ernia del disco, schiacciato dal peso degli anni, taaaaaaanto tempo fa. Sigh

    22. pank Says:

      (pensa che ancor mi ricordo dei Genesis)

    23. Lot Says:

      Quando ho cominciato a sentirmi più giovane di quando avevo vent’anni.

    24. Franco Says:

      la prima volta che mi sono riguardato nel bere, perchè il giorno dopo dovevo lavorare ed avevo la consapevolezza che, altrimenti, non sarei stato in forma. insomma quando mi sono reso conto che i postumi superavano la notte.

    25. Una vita a caso » Blog Archive » Il mio sintomo Says:

      […] Quando mi sono sentita vecchia per la prima volta, non lo ero affatto. Era febbraio ed era il ‘novantotto. Insomma, non avevo neppure compiuto trent’anni! […]

    26. parzialmentescremata Says:

      Due figli di pochi mesi da allattare, accudire, un marito da “stirare, lavare, accontentare” e zero tempo per me stessa. Avevo solo 30anni e me ne sentivo 60. Oggi ne ho 44, meno ricca ma sicuramente più bella, magra e giovane, dentro e fuori (sissignori). Non tornerei ai miei primi 40anni per nulla al mondo. Ad impossibilia nemo tenetur.

    27. silvia k Says:

      Quando la commessa della profumeria mi ha fatto scivolare tra i campioncini omaggio 2 bustine NON RICHIESTE di crema antirughe >:-(

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