Greetings from Paris ’08 – 3. Piatti
Passo davanti ad un ristorante greco nel Quartiere Latino. Vedo i cocci di forse una decina di piatti bianchi riempire il piccolo spazio davanti all’ingresso; guardo all’interno, e vedo un gruppo di persone ballare in cerchio, come nel sirtaki di Zorba il Greco. Mi ricordo dell’usanza sarda di rompere piatti e gettare petali di fiori davanti ai piedi degli sposi che in corteo lasciano la chiesa, e credo di capire il tipo di festa che stanno facendo là dentro, in quel piccolo pezzo di Mediterraneo a due passi da Notre Dame.
April 2nd, 2008 at 09:27
in realtà stavano facendo una festa molto commerciale.
i piatti nel quartiere latino, soprattutto su rue de la huchette e rue de l’harpe, li spaccano tutti i giorni, con sapiente lavoro di reclutamento clienti fatto dai buttadentro. pur trovandolo (la prima volta) un quartiere molto carino della città, adesso mi fa mediamente schifo.
April 2nd, 2008 at 10:25
Onestamente, non credo. Sembrava proprio una festa di matrimonio (non che importi, eh).
April 2nd, 2008 at 10:26
ma che lenza! che intuito!
April 3rd, 2008 at 10:18
E non dovrebbe dimenticare, Sir, che “su ballu tundu” (uno dei balli più antichi di cui esista documentazione pittorica o scultorea, in questo caso bronzetti di epoca tardo-nuragica) è più antico del sirtaki di almeno 1000 anni, e anzi probabilmente ne è l’ispiratore.
Circa Parigi, non manchi di fare un giro a Belleville, ora han pure riaperto la stazione del metrò, ad assaggiare il cous-cous di “Pépere le pied-noir”, se il piatto incontra il suo gusto (quello d’agnello è meraviglioso, ma anche quello vegetariano è ottimo) ne vale la pena.