Gruesse aus Frankfurt – Lucchetti
Passo sull’Eiserner Steg, uno dei ponti che collegano le due rive del Meno, quello sormontato da una grande scritta in greco che riporta il primo versetto dell’Iliade, guardo le decine di runner che fanno jogging, i canottieri che remano al ritmo dell’hop del capobarca, lo strano skyline di questa città che mette insieme il duomo del 1300 e i grattacieli del quartiere finanziario, il rosso dei mattoni medievali e i riflessi delle vetrate del Duemila. Un gruppo di giapponesi ride cercando di schiacciare col piede una lattina vuota di birra. Guardo i tanti lucchetti agganciati alle pareti metalliche del ponte, mi torna in mente la sera in cui un bengalese guardò me e Carlo che camminavamo su Ponte Milvio con la nostra birra in mano e ci chiese se volevamo comprare un lucchetto, mi chiedo che significato hanno i lucchetti tedeschi, se Francoforte ha il suo Moccia, se davvero tutto il mondo è paese.
May 17th, 2011 at 11:34
Anche Francoforte rende omaggio proprio a quel Moccia. Ho visto i lucchetti anche a Breslavia, sui ponti di ferro a cavallo dell’Oder, dove un opuscolo turistico narrava (quasi alla maniera di Erodoto) come fosse non chiara l’origine dell’usanza, che secondo alcune leggende avrebbe avuto origine da un libro italiano.