Il dietrologo che è in me
Temo che il nostro paese sia irrimediabilmente malato di dietrologia (secondo il De Mauro: ricerca, talvolta esasperata, dei fatti occulti che starebbero dietro a un evento o di quanto si nasconderebbe dietro le azioni e le parole altrui).
Prendiamo l’amena querelle Baricco vs. Paludati Critici Letterari. Mi son preso un quarto d’ora per leggermi i commenti al post di Loredana Lipperini che, agli articoli dei contendenti, aggiunge un pezzo di Carla Benedetti sull’argomento in questione.
Rimango affascinato dalla quantità di persone che non dicono “Baricco ha ragione/Baricco ha torto per questo e quest’altro motivo“, bensì “Baricco ha scritto questo perchè: a) è uno spocchioso; b) è un sopravvalutato; c) ultimamente ha venduto poco; d) etc.” senza mai entrare nel merito di ciò che lo Scrittore Con Le Maniche Rimboccate sostiene.
Fosse un caso isolato, passi. Invece. Per dire, io ho pochissima stima del Presidente del Consiglio, ma non posso nascondermi che, di fronte a praticamente qualsiasi sua decisione, penso “che cosa gliene viene in tasca?”. Ora, non voglio fare il politicamente corretto a tutti i costi: penso di avere buoni motivi per una reazione di questo genere. Ma mi rendo conto che finisco per non chiedermi più se una certa legge è buona o meno, a prescindere dai vantaggi che l’uomo più ricco d’Italia può trarne. Mi fermo qui, ma spero di essermi spiegato.
De Mauro Paravia – Lipperatura