Capacchione (?)
Luca, mostrando scarsa fiducia nella capacità del sottoscritto di interpretare le sue perplessità sulla questione Annunziata-Berlusconi (uso l’ordine alfabetico, che mi pare neutramente terzista), mi rispiega come la pensa:
Abbassare la cresta, suggerimento che non è mai superfluo con il PresdelCons, dovrebbe valere un po’ per tutti. Si alza la voce, si chiedono risposte, si insiste sulla loro assenza, ma non si fanno capricci da asilo. Questo penso.
Cercherò anch’io di chiarire, perchè qui ogni volta bisogna spiegare tutto. Per come interpreto io i rapporti umani, inclusi quelli professionali, l’atteggiamento dell’Annunziata è stato esageratamente aggressivo. Non è passata completamente dalla parte del torto, ma ci è andata pericolosamente vicina. Ciò nonostante, nel desolante quadro delle interviste fatte al PresDelCons, di fronte all’annichilente profluvio di parole con le quali mira a stordire i giornalisti che gli stanno di fronte (che però spesso sembrano vittime della sindrome di Stoccolma) e alla reiterata pretesa “Mi chieda questo – Mi chieda quest’altro”, giudico con una certa indulgenza chi ha mostrato di provare a fare come si deve il suo lavoro. Eventuali secondi fini di questo comportamento, francamente, mi interessano poco.
Ricordo nuovamente che, qualche giorno fa, Belpietro ha fatto esattamente la stessa cosa (cioè, ha provato a far bene il suo lavoro) nei confronti di Massimo D’Alema: lo ha fatto con una carica di aggressività ben maggiore di quella usata da Lucia Annunziata, ai limiti della maleducazione. Ma il “caso” non c’è stato, perchè la reazione del Lider Massimo è stata di controllata sobrietà.
Cosa dimostra tutto questo? Semplicemente che è difficile trovare un equilibrio: nè Annunziata nè Belpietro ci sono riusciti. Ma tra i loro interlocutori, uno ha dato di matto (per inciso, quello tra i due trattato meglio); l’altro no. Per discutere bisogna essere in due, forse vale la pena ricordarlo.
Wittgenstein