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    09/05/2003

    Filed under: — JE6 @ 16:12

    Bandiere
    Ancora su blog e denaro, in particolare quello che potrebbe venire dalla presenza di banner pubblicitari nei blog.
    E’ solo questione di tempo. Tra non molto, la blogosfera sarà abbastanza ampia, ed abbastanza frequentata, da essere valutata con attenzione dai pubblicitari. Alcuni blog saranno (almeno per quantità di accessi) l’equivalente di Canale 5 e Rai Uno, altri corrisponderanno a Telelombardia, Videolina e TeleNorba, altri si fermeranno al livello del giornale della parrocchia.
    Ci saranno strumenti più sofisticati di analisi e profilazione dei navigatori, si faranno indagini sulle loro propensioni politiche e su quelle di acquisto, si definiranno segmenti di natura socio-psico-demografica.
    Si stenderanno listini, nei media center nasceranno divisioni specializzate per vendere pubblicità sui blog.
    Insomma, si farà – nè più nè meno – tutto ciò che si fa con la televisione, con la radio, con la stampa, con il web, con le affissioni, con il direct mailing, con qualunque strumento di comunicazione.
    A quel punto, molti di noi (parlo di semplici cittadini, non di blogger) inizieranno a nutrire nei confronti dei blog e dei bloggers la stessa diffidenza che oggi nutrono nei confronti dei mass media, ritenuti – più o meno a ragione – schiavi della pubblicità, e quindi poco affidabili. Forse sarà quello il momento in cui qualcuno si darà da fare per far nascere il figlio del blog, puro come solo i bambini sanno e possono essere.

    5 Responses to “”

    1. utente anonimo Says:

      Scarica la posta, Squo 🙂

    2. utente anonimo Says:

      Pubblicità = fine dei blog.
      Parere troppo secco? 🙂
      P.S.: anch’io uso i Moleskine! Insuperabili.

    3. utente anonimo Says:

      Angelocesare, secondo me, no. Ma segue riflessione, se ti interessa. Grazie della visita.
      P.S. Concordo, anche se suona snob. Scrivere con una stilo a punta larga su un Moleskine è uno dei piaceri della vita. Peccato solo che siano troppo legati a Chatwin (questione di gusti).

    4. angelocesare Says:

      Invece che rincorrere la “purezza”, si potrebbe insistere perché rimangano puri i Blog! Altrimenti continuerà la rincorsa a nuove invenzioni “pure” (con la carenza di idee che c’è!).

    5. Squonk Says:

      AC, che vuol dire “si potrebbe insistere perchè rimangano puri i blog”? Se io mettessi in piedi un blog aziendale (e spero di farcela, entro quest’anno), la sua “purezza” starebbe nell’onestà con cui io sarei capace di comunicare con chi decidesse di investire una frazione del suo tempo a leggere. E lo stesso varrebbe per un blog personale, come Squonk, qualora dovesse ospitare “consigli per gli acquisti”: tu potresti giudicare se io ho cambiato modo di scrivere, se scrivo cose giusto per compiacere il mio inserzionista, se “metto fuori la coscia”, se pubblicizzo aziende/prodotti/servizi che urtano i tuoi principi etici, o le tue convinzioni politiche. In un altro commento, oggi hai scritto che il NYT, secondo te, è diventato ancora più credibile ai tuoi occhi (non mi dilungo sui motivi). Il NYT vive grazie alla pubblicità, ma questo non gli impedisce di essere – per te come per me – un mezzo di comunicazione affidabile e credibile. Ecco, non facciamo di ogni erba un fascio.

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