Greetings from Brussels 2 – Multietnicità
Invece, dopo qualche ora, ti rendi conto che questa città, che sarebbe morta da tanto tempo (senza nemmeno essersene resa conto), vive delle cento nazionalità delle persone che la popolano: mi trovo in un ufficio dove lavorano un norvegese, un inglese, un irlandese, una tedesca, un estone cresciuto in Congo (cosi’ mi dicono: giuro che faccio fatica a crederlo possibile), una finlandese, una olandese, una belga. Parlano un ircocervo di lingue e accenti, e pero’, sul serio, sembra di stare nel centro esatto del mondo, o di questa parte di mondo che chiamiamo Europa.