Greetings from Geneva 3 – Voci bianche
Girato uno dei molti angoli di queste vie tortuose della città vecchia, ci si trova di fronte alla scalinata della cattedrale di St. Pierre. “Andiamo a dare un’occhiata” dico al collega, che acconsente, forse perchè intirizzito dall’aria ghiacciata che arriva dal lago.
Così entriamo, e troviamo una splendida chiesa dalla navate alte e solenni, piena zeppa di gente. E là, in fondo, dietro l’altare, un centinaio di bambini, tutti con la camicia bianca, tutti disposti a creare un coro di voci bianche che dopo pochi minuti riempie lo spazio di questa cosa strana e fantastica che è la gioia dei bambini.
Sulle panche siedono i genitori, che li guardano e cercano di farsi vedere alzando e muovendo la mano in segno di saluto, e i fratellini e le sorelline che si arrampicano sugli inginocchiatoi e battono le mani tenendo il tempo di queste canzoni di quest’altra cosa strana e fantastica che è il Natale. Fa un po’ meno freddo, a pensarci bene.