L’incontentabile
E’ iniziato il periodo in cui l’arredo urbano è fatto unicamente da tanti posteroni 6×3 sui quali campeggiano le facce che vediamo senza soluzione di continuità in televisione, sulla stampa e anche sul web.
Così, volente o nolente, mi ritrovo a fissarli (e le attese al semaforo sono particolarmente utili, in proposito). Ne guardo uno, e vedo un braccio teso ad altezza scaffale, ed una mano che pare intimare “no, così non va bene, adesso ci penso io”: la serietà al governo, dice, e mi sembra di esser preso da una malinconia che Leopardi, al confronto, risulta una specie di Groucho Marx.
Ne guardo un altro, e vedo solo una manciata di denti bianchi e lustri, e mi chiedo ma santiddio, cos’avrà da ridere quest’uomo?
Non mi va bene nulla, lo so.
March 3rd, 2006 at 12:50
Continua a sfuggirmi perché si ostinino a farci vedere le facce (che oltretutto conosciamo benissimo). Le mani, io vorrei vedere le foto delle mani dei candidati: mi sarebbero molto più utili, per orientarmi.
March 3rd, 2006 at 13:00
In realtà, nel primo esempio citato, la mano è in bella evidenza. E’ la postura, ad essere un po’ inquietante.
March 3rd, 2006 at 13:26
È sfuocata, no non va bene. Io voglio una foto precisa, dettagliata, delle mani fronte e retro. Una foto segnaletica, dove si vedano unghie, rughe, calli e manicure (il premier si farà la french?)
March 3rd, 2006 at 21:10
Non va bene nulla nemmeno a me, tranquillo.
Il problema è che dobbiamo scegliere il MENO PEGGIO, e non il MIGLIORE.