In gabbia
In Italia ci sono 207 carceri, e oltre 60.000 detenuti.
Nel 55% delle carceri si sono verificati episodi di tubercolosi, e nel 66% episodi di scabbia.
Negli ultimi otto anni, nel nostro sistema carcerario, si sono avute oltre 1100 morti; di queste, quasi 500 sono suicidi.
Nel 2005, oltre 40 bambini con meno di tre anni vivevano dietro le sbarre, insieme alle loro mamme.
Se ne volete sapere di più, non dovete spendere nemmeno un euro: fino al 19 marzo, alla Triennale di Milano.
Triennale di Milano
[OT – Marzia, spero che la mostra ti sia piaciuta. Se capiti da queste parti, scrivimi]
March 14th, 2006 at 17:51
Eccoti, ti ho beccato.
La mostra mi è piaciuta, ce l’ho ancora addosso.
Faccio la scalinata della Triennale, bella, ampia, spaziosa, due secondi dopo entro da una porta e mi ritrovo in un percorso… carcerario.
Improvvisamente lo spazio si restringe,tutto in bianco e nero, il disagio mi salta addosso nel giro di un metro quadro.
Senso di fastidio immediato, mi danno noia pure gli altri visitatori, la vicinanza obbligata con le persone nelle stanze, insopportabile.
Stare davanti ai televisori e vedere le persone cucinare, giocare a carte, fare le loro cose mi ha anche imbarazzato un po’.
Sarà che avevo la possibilità di guardarli e loro no, di uscire e loro no, avrei voluto presentarmi, interagire.
Mi ha fatto venire in mente anche la periferia, la fabbrica, come se la reltà fosse stata suddivisa in tante celle, come se noi passassimo la vita ad addomesticare il nostro corpo, perché tanto bene non ci stiamo nelle cella in cui ci vogliono o ci vogliamo infilare.
Essere obbligati. Spazi di cemento riempiti con corpi, vuoti, tristi, rassegnati.
Con il corto “campo corto” io e altre due donne ci siamo commosse.
Sarà che siam femmine? mah