Due settimane, due ore
Domani si riparte, e si ritorna a casa. A dire il vero, prevedo una specie di overtime, ma di quello se ne parlerà in seguito, eventualmente.
Come sempre, rimangono delle immagini di questi giorni, che non sono – per fortuna – quelle che riempiono la memoria della digitale. Il vento rovente del giorno di Ferragosto, gli occhiali di Giacomo – il ragazzo che ha inconsapevolmente ispirato il racconto del bagnino -, il catamarano ribaltato al largo di Torre Canne, la birra gelata bevuta con Daniele e Paolo, amici di infanzia in vacanza a pochi chilometri da noi.
E poi, due ore in una cittadina emiliana (o romagnola?). Ma queste le tengo per me, come un ricordo caro.