Assenza
La vita è una botte, o una bottiglia: e i vuoti non si riempiono con le assenze. “C’è sempre” diventa la spiegazione che non si può discutere, tanto è inoppugnabile; esserci significa poter fare e dire e toccare e guardare: cosa e come, è questione di voglia e applicazione, e tutto si può aggiustare. “Non c’è mai” è la necessaria sconfitta, perchè poco importa se quel pochissimo è fatto di perle: nessuno vive mangiando solamente ostriche, ci vuole un piatto di pasta, una pizza, un cono di gelato alla crema. Sul ring si sta in due, e l’arbitro: e questo ha vita facile nel decretare il vincitore, quando l’altro non si presenta tra le corde; perché magari il solo posto dove può stare è là, quarto posto a destra della sesta fila: spettatore, in attesa di un cenno di invito.