LibertÃ
Di tanto in tanto, conoscere le sventure altrui fa apprezzare le fortune proprie.
Per dire, in Cina pare che la cyber-polizia, particolarmente arcigna nell’individuazione e repressione dei cosiddetti reati d’opinione, consti di qualcosa come 30.000 (trentamila) agenti, e che le galere della Grande Muraglia vadano ospitando un numero sempre maggiore di cyber-dissidenti (qualunque cosa questo termine voglia dire). A Cuba, l’attività online è uno dei capi di accusa imputati a svariati dissidenti.
Sono solo un paio di esempi, che però mi fanno pensare a quanto spesso anche il sottoscritto si lascia andare a cattivi pensieri sul “regime” che reggerebbe l’Italietta dello stellone. Nel frattempo, si gioca tutti allegramente al miserabile fallimento.
Reporters without borders
January 9th, 2004 at 09:35
Non dica a Silvio della cyber-polizia, che altrimenti lo tira fuori subito, quel milione di posti di lavoro
January 9th, 2004 at 10:08
un attacco di benaltrismo?
January 9th, 2004 at 10:21
Si sa come sono questi terzisti: tra Cina e Cuba, meglio l’Italia. Si vede che lei non fuma i Cohiba, Sir
January 9th, 2004 at 10:33
Ma no, Momo, le storture che ci affliggono le vedo anch’io, e mica mi piacciono. Però, ogni tanto ristabilire alcune proporzioni può essere utile, non credi?
January 9th, 2004 at 15:08
D’accordo con Goppai. Il “siamounregimismo” genera per reazione la stagnazione: non siamo in un regime (vero) allora va tuttobene (falso), dicono i benpensanti della destra.
January 9th, 2004 at 15:56
Resistono, resistono, resistono, solo quelli del vatuttomalismo (oggi come ieri).
January 10th, 2004 at 16:29
concordo sir squonk. fatte le dovute proporzioni, si distinguono meglio i problemi effettivi dalle chiacchiere.