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    13/02/2008

    Consigli per stare meno peggio

    Filed under: — JE6 @ 11:03

    E’ da qualche giorno che passo davanti alla libreria, con la tentazione di prendere in mano e rileggere un libro magnifico ma doloroso. E non so decidermi, non so se sia un bene, se valga la pena provare nuovamente ansia e pena. Il libro è “Pastorale americana” di Philip Roth. Ora, magari un libro così ce l’avete anche voi, e mi piacerebbe sapere qual è – se non altro per starne alla larga.

    15 Responses to “Consigli per stare meno peggio”

    1. Gianluca Says:

      “L’informazione” di Martin Amis.

    2. evylyn Says:

      Ieri ho finito di leggere “Non dire notte” di Amos Oz. Magnifico e un pò triste. Ma solo un pò.

    3. vic Says:

      “Oblio”, di David Foster Wallace. Arrivi a un certo racconto e, se hai figli, ti fermi lì.

    4. Squonk Says:

      Vic, il motivo è proprio quello – almeno per me.

    5. loziolimone Says:

      Sono d’accordo con Vic. Da quando l’ho letto ogni volta che metto a bollire l’acqua mi viene il magone.

    6. simone Says:

      è lo stesso identico tuo.
      seguito da “patrimonio” sempre dello stesso Roth, che paradossalmente nonostante l’argomento è un po’ meno doloroso.
      ciao

    7. edo 66 Says:

      Ho finito ieri sera “La strada” di McCarthy. E’ bellissimo ma straziante. Non so se riuscirei a rileggerlo.

    8. farfintadiesseresani Says:

      “Diario di un dolore” di C.S. Lewis.

    9. Camillo Says:

      Io ci sono appena entrato, nelle storie dello svedese… che faccio? Mollo?

    10. chamberlain Says:

      bellissimo, straziante ed angosciante.
      almeno adesso so riconoscere un paio di guanti di buona fattura.

    11. Proletari Says:

      Gli indifferenti. Poi a luglio ci nasce un bambino…
      Allora Pastorale Americana sarà più doloroso, ma non ne sono sicuro, perchè personalmente mi sembra soprattutto un libro “metaforico”. Magari se lo rileggi pensando più a quel lato lì, piuttosto che alla vicenda, la rilettura ti riesce più facile. (Cerco di spiegarmi con un paragone assurdo: un po’ come fanno leggere la Divina Commedia a scuola, pensando più alle metafore che alle vicende).

    12. diegone70 Says:

      Infinite Jest.

    13. Alessandro Lanni Says:

      confermo La strada, ci ho messo un paio di settimane a finirlo da quanto e’ doloroso

    14. johns Says:

      Utz, Bruce Chatwin. Perchè è doloroso perdere del tempo a leggerlo

    15. Giulia Says:

      Qualsiasi Kurt Vonnegut.

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