Io non so se ha ragione Tullio De Mauro, che scrive, come leggo da Lorenza, “Per il futuro economico del nostro paese migliorare l’italiano degli imprenditori, dei professionisti, dei politici, è perfino più vitale e urgente che migliorare i salari dei dipendenti. E non lo prenda come un paradosso”. So che leggo un pezzo del direttore del più diffuso quotidiano italiano, che per commentare le scelte di un partito politico parte dal 1861 e poi gioca il jolly scrivendo testualmente “ai transfughi rimaneva un’ identità dimidiata“ e so che a quel punto mi rifiuto di andare avanti perchè non ho nemmeno la voglia di fare dell’ironia, sono solo irritato ed abbattuto e di umore persino peggiore di quello che solitamente ho dopo aver dato una scorsa ai giornali.
Contaminazioni, Corriere.it