(Pro)fumo
Non fumo. Penso di aver acceso, in tutta la vita, non più di un paio di dozzine di sigarette, la gran parte delle quali scroccate per noja ai compagni del Secondo Squadrone Carri del Savoia Cavalleria. Nessuna particolare riflessione salutista, nessun problema di spesa: è che non mi piace, tutto qui. Eppure, di tanto in tanto, mi capita di sentire il profumo che viene dall’accensione di una sigaretta di qualcuno nelle vicinanze, proprio i primi due tiri, e mi pare buonissimo, come quello del pane appena sfornato – l’altra sera ero appena sceso dal treno e un signore aveva appena acceso quel piccolo cilindro che probabilmente aveva desiderato per le tre ore precedenti e io mi sono fermato ad annusare come se fosse odore di mare la mattina presto, una cosa che avrei voluto fermare qualcuno e dirgli senti anche tu, lo senti che buono – è una cosa scema, lo so.