Poi ci sono questi dieci minuti, magari un quarto d’ora, che si aprono le porte dell’ufficio e non c’è ancora nessuno se non il responsabile dell’amministrazione su al secondo piano, ma qui è ancora buio e silenzioso perché è presto e arriveranno tutti alla spicciolata durante il prossimo paio d’ore e ci saranno le cose di tutti i giorni quando siamo qui e non in giro, ci saranno le riunioni e le telefonate e i chi viene a prendere un caffè e le mani nei capelli e le risate isteriche e i suoni della campanella degli ordini grossi e i cambi delle prenotazioni dei treni e degli aerei, però adesso ci sono questi dieci minuti, magari un quarto d’ora che basta la lampada sulla scrivania, arriva Chiara e saluta con la sua voce bassa e mette su un po’ di musica a volume basso, fuori è tutto color piombo e questi dieci minuti, magari un quarto d’ora sembrano un lungo prendere fiato prima di mettersi ai blocchi di partenza.