< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • Madeleine
  • Scommesse, vent’anni dopo
  • “State andando in un bel posto, credimi”
  • Like father like son
  • A ricevimento fattura
  • Gentilezza
  • Il giusto, il nobile, l’utile
  • Mi chiedevo
  • Sapone
  • Di isole e futuro
  • February 2008
    M T W T F S S
     123
    45678910
    11121314151617
    18192021222324
    2526272829  

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    15/02/2008

    In attesa

    Filed under: — JE6 @ 10:14

    [Post dedicato ai tenutari di blog di lunga data]
    Qualche tempo fa, scrivendo un post per la serie Vita da blogger che poi Splinder ha raccolto in un libretto, mi capitò di definire il blog come un Viagra dell’attenzione: qualcosa che mi serve a guardare meglio le cose che capitano – a me, ma non solo. A cercare di leggere tra le righe, di capire se le storie fanno una storia.
    Ora, non so se capita anche a voi: provare la sensazione di non avere proprio nulla da dire, intendo. Come se “là fuori” non ci fosse nulla di realmente interessante, come se la grandissima parte delle cose che leggete, guardate, sentite fossero banali, poco rilevanti, quando non fastidiose.
    A me sta succedendo da un po’. Capita, appunto, niente di straordinario. E il blog va di conseguenza, ovviamente. Si scrive “di mestiere”, spesso di sciocchezze irrilevanti, per mantenere l’allenamento, l’abitudine; come un’aspirina, o una pastiglia di vitamine: per rimettersi in sesto, in attesa che cambino gli umori – e che magari cambi anche qualche cosa là fuori.
    Vita da blogger

    14 Responses to “In attesa”

    1. ninna_r Says:

      L’allenamento e l’abitudine.
      Oh, sei hai ragione.

    2. Tengi Says:

      premesso che non sono tenutaria di un blog di lunga data, credo (non fraintenda, eh, non c’è giudizio) che questo tipo di sensazione sia più soggettiva che oggettiva. la mancanza di interesse spesso è nell’occhio di chi guarda.

    3. [falso idillio] Says:

      eravamo quattro amici al bar

      Il Sir, dalle nebbie di un periodo un po’ accidioso, si rivolge ai vecchi compagni di blogging per confessare: Conosco il problema, come (quasi) tutti del resto. Premesso che, come dirà il più acuto dei commentatori di questo post, q

    4. cristina Says:

      sì ma “là fuori” il mondo è molto più grande che “qua dentro”, e se dove guardi non trovi niente di interessante basta spostare lo sguardo, o correggerlo a volte. impossibile non trovare qualcosa di nuovo o interessante, dai.

    5. Bisax Says:

      Questo è giusto uno di quei post lì (come vado nella parte del commentatore acuto?).
      Comunque condivido, ed il mio blog è solo di una settimana più giovane del tuo.

    6. Squonk Says:

      Bisax, promosso a pieni voti.
      Cristina: ovvio, ma magari uno non ha tanta voglia di spostarlo, lo sguardo.
      Tengi: quella è l’altra faccia della medaglia.
      Ninna: se ho ragione non lo so, diciamo che questo è ciò che faccio io.

    7. cristina Says:

      certo, e allora uno continua a guardare il banale e l’irrilevante…
      [il post lo vedo più come uno spritz o una tazzina di caffè. trovo strana ‘sta cosa che dici dell’aspirina o delle vitamine]

    8. Gaspar Says:

      Tutte le cose che facciamo hanno una loro parabola, non c’è niente di male in questo. Al tuo posto, io ci darei un taglio netto, per vedere se mi torna la voglia.

    9. farfintadiesseresani Says:

      O anche: ci sarebbero un sacco di cose da dire, ma nessuna voglia di dirle sul blog (perché non si ha voglia di dirle, e/o non sul blog). E allora si cazzeggia.

    10. alex Says:

      curiosità: in questa stanchezza quanto pesa l’effetto-twitter (che è più facile-immediato-divertente)?

    11. Squonk Says:

      Cristina 2: dato che lo considero curativo, il paragone del post con l’aspirina ha un suo perchè.
      Gaspar: ma non è un problema di voglia, non ha a che fare con lo strumento. E’ come stanno le cose “là fuori”, e/o “qui dentro”.
      FFDES: anche, sì.
      Alex: pesa poco, molto poco. Twitter è una simpatica cazzatella, nient’altro.

    12. laflauta Says:

      forse quando si pensa troppo, si ha troppo da pensare. e non si riesce a scegliere cosa sia bello da scrivere, e via, si pensa e basta. senza catalogare, tradurre in frasi e punteggiatura.
      o forse è la malinconia. quando mi prende, non ce la faccio a rovesciarla sui miei 5 lettori. vabbè sadica, ma per quello c’è PsL’A.

    13. lester Says:

      Assolutissimamente sì. E io non sono nemmeno bravo a scrivere “di mestiere”. Ma ormai accetto l’idea che l’attività blogghistica ha inevitabilmente questi periodi di stanca. Poi finiscono, poi dopo un po’ricominciano.

    14. American Beauty Says:

      Vecchiaccio

      Vecchiaccio Questo post di Squonk, rivolto ai , mi chiama decisamente in causa.

    Leave a Reply