Greetings from Leeds ’08 – 2. La scalinata
Quando scendiamo dalla macchina, il termometro segna 0.5, e la strada inizia a coprirsi di una patina biancastra che non fa presagire nulla di buono. Ci incamminiamo verso il ristorante, quando sentiamo le risate di un gruppo di ragazze dall’altra parte della strada. Sono sei o sette, tutte vestite leggerissime, minigonne, tacchi a spillo, magliette scollate: una fotografa, e le altre sono in posa sulla scalinata di un locale thailandese. Dopo un paio di flash scendono gli scalini e sciamano in gruppo lungo il marciapiede, senza soffrire – almeno apparentemente – il freddo della sera, con il passo da guardie della regina e il seno aggressivo da ventenni decise a divertirsi. Noi ci infiliamo in un portone, loro proseguono – e non è difficile immaginare chi avrà “more fun” questa sera.
February 19th, 2008 at 02:15
ciao, piacere Gabriele…
In USA è la stessa cosa, non capisco se è un ormone strano insito nella donna intorno ai 20 anni o un gene sballato delle popolazioni anglosassoni: in ogni caso a me fanno freddo solo a guardarle…
February 19th, 2008 at 10:06
Le britanniche, specie giovani, hanno notoriamente una resistenza al freddo disumana. Ma forse è solo che devono approfittarne finché possono: subito dopo i vent’anni cominciano a sbuddare.
(conto sulle sue radici isolane perché non sia necessario tradurre il termine precedente…)
February 20th, 2008 at 13:50
Più che un post è una fotografia!
Ero a Londra il 31 ottobre scorso, dai locali del centro entravano ed uscivano ragazze con abiti succinti, spalline filiformi. In metro, una ragazza girava in abito da sera con le scarpe in mano, che i tacchi a spillo in certi ambienti sono un problema. Però a pensarci bene non è che da noi con la vita bassa le cose vadano meglio.
@lester: per i non isolani, deriva per caso da budda?