Greetings from Bordeaux – 4. La piazzetta ovale
Tengo la cartina in tasca, ma non la guardo. E’ difficile perdersi in una città come questa, con il fiume e tre o quattro campanili che ti fanno da costante punto di riferimento. Così mi posso permettere di deragliare rispetto al viale principale, sapendo che mi basterà tenere la sinistra per arrivare comunque al Jardin Public: e come quasi sempre mi capita, ho la fortuna di finire in un luogo tanto bello quanto inatteso. E’ una piazzetta di forma ovale, Place Mitchell. Due alberi fioriti che svettano dal selciato, e una decina di sedie di un metallo al quale non so dare nome ma che sembra risalire agli anni Venti. Siamo molto vicini al centro, e a non più di duecento metri dalla chilometrica passeggiata lungo il fiume, costantemente affollata di skaters, di podisti e di sfaccendati: eppure c’è un silenzio quasi totale; sembra di stare in un paesino, da un portone esce la donna con il seno più grande che io abbia mai visto, passano due adolescenti in bicicletta. Mi siedo. Per dieci minuti non passa nessuno. Mi chiedo quando è stata l’ultima volta che mi sono trovato in un posto paragonabile a questo, e non mi viene in mente.
February 25th, 2008 at 23:14
Sintomi: giramento di testa, dieci minuti di afasia. Causa: due grandi tette uscite da un portone.
Lei mi sta invecchiando, Sir.