< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • Madeleine
  • Scommesse, vent’anni dopo
  • “State andando in un bel posto, credimi”
  • Like father like son
  • A ricevimento fattura
  • Gentilezza
  • Il giusto, il nobile, l’utile
  • Mi chiedevo
  • Sapone
  • Di isole e futuro
  • August 2008
    M T W T F S S
     123
    45678910
    11121314151617
    18192021222324
    25262728293031

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    13/08/2008

    You get what you give

    Filed under: — JE6 @ 15:11

    L’iPod ha appena passato “You get what you give”, quel magnifico pezzo dei New Radicals di una decina d’anni fa. In fondo, ci vogliamo credere: ricevi quel che dai, se dai tanto riceverai tanto e se sei avaro avrai poco in restituzione. Ma poco e tanto sono concetti relativi, si sa. A chi ti ha detto “sto male” hai provato a dare tutto quel che potevi, e in buona fede: il che significa che hai magari dato persino troppo, se si pone il caso. Dopo è venuto il tuo turno, il tuo malessere, una di quelle cose normali della vita, nulla di speciale o almeno nulla di nuovo. E in quel momento hai realizzato, per l’ennesima volta va detto, che non ha senso usare il bilancino. Ti sembra di non aver ricevuto di ritorno ciò che tu avevi dato, fosse anche una sola parola. Aveva senso aspettarsela? Forse, e forse no. Forse non l’hai ricevuta perchè era una parola non sentita, o era avvertita come troppo impegnativa – o magari, molto banalmente, perchè in quel momento non poteva essere detta per un qualsiasi motivo, punto e basta. Insomma, quel che resta è sapere di aver fatto la cosa giusta. Forse quella consapevolezza è esattamente la ricompensa che aspettavi, senza saperlo.

    Leave a Reply