La forma fisica del pensiero
Mi hanno fatto pensare a questa cosa: non scrivo nulla che non sia rivolto ad altre persone. Non ho il quaderno con il lucchetto, al quale accedo soltanto io. Le cose che scrivo per lavoro vogliono e devono essere lette da altri; le cose che scrivo qui – o in giro per social network – vogliono essere lette da altri. Sono scritte per questo scopo, perchè dall’altra parte del cavo ci sia qualcuno che spenda qualche minuto del suo tempo a leggerle, e talvolta a farle proprie – e sono scritte sapendo che di là c’è veramente qualcuno. Il corollario di tutto questo è che mi sono reso conto che i pensieri “miei” non prendono nessuna forma fisica, perchè è come se facendolo – uscendo dalla mia testa – non fossero più miei davvero. Mi chiedo se capita anche a voi.
October 23rd, 2008 at 13:30
Certo che sì: ho la testa tutta piena dei tuoi pensieri. Nel caso li stessi cercando.
October 23rd, 2008 at 15:37
Capita eccome. Sono pudica verso i miei pensieri, e li tengo talmente stretti a me che non scrivo (quasi) più sul blog.
🙂
October 25th, 2008 at 00:02
pensavo fosse normale perdere la proprietà dei nostri pensieri quando entrano nella mente degli altri. e pensavo fosse normale volere che ciò accada. non lo è?