Silenzio
Ho letto un paio di volte questo articolo di Sandro Gilioli, dove si sostiene – non senza aver furbescamente messo le mani avanti dicendo “quel peccato l’ho commesso anch’io, eh” – che “chi lavora al Giornale (…) non ha più cittadinanza nemmeno per ricordare a D’Alema che anche lui non è immune da critiche per quanto riguarda la vicenda Affittopoli“. Poi ho provato a fare mente locale a quanti e quali siano i giornali che in questo paese possano essere definiti vergini, non macchiati dal peccato originale dell’essere, più o meno direttamente, “di qualcuno”. E insomma, ho idea che un’applicazione rigida e coerente della teoria gilioliana porterebbe questo paese al silenzio totale, che sarebbe comunque peggio del casino fazioso nel quale siamo immersi ogni giorno.
Piovono rane