Sparagli Massimo, sparagli ora
Mi pare interessante, e sconfortante al tempo stesso, il fatto che una frase persino banale nella sua ovvietà (E’ impensabile che oggi di fronte al disordine mondiale si possa escludere a priori l’uso della forza) sia destinata a causare l’ennesimo microterremoto politico italiano (che poi è un po’ come vivere in Giappone: ogni giorno hai la tua piccola dose di shake, rattle and roll, e alla fine non ci fai più caso).
Repubblica.it