In prigione, in prigione!
Un giorno o l’altro, un qualsiasi Jack lo Smilzo al servizio di una Einaudi o di una Mondadori verrà a bussare alla nostra porta di blogger(s) e, con fare minaccioso, ci chiederà, sventolando una fototessera in bianco e nero: “Conosci questo tizio?“.
Noi balbetteremo qualcosa di sconnesso e incomprensibile tentando un’improbabile difesa; Jack ci colpirà sul setto nasale con un nodoso randello, frantumandolo in mille e uno pezzi, e ci ammonirà: “Se lo senti, digli di smetterla. La prossima volta me la prenderò con te, e non sarò così gentile“.