Nomen omen?
Sempre a proposito di nomi.
Sebbene un po’ straniante, trovo molto affascinante questa possibilità di scegliersi un nome e, soprattutto, di farlo riempiendolo di significato. E’ come un volersi definire, o un volersi dare una meta, di cui il nome è simbolo. E’ un’opportunità che dovremmo avere tutti nella vita, io credo; per poi, probabilmente, giocarcela male, e finire con il ribattezzarci Jonathan, Aldo o Sabrina senza sapere perchè, solo perchè suona bene o perchè si chiamava così il nonno.
May 4th, 2005 at 13:59
avanti, spari il suo
May 4th, 2005 at 14:16
Ci devo pensare (certo non quello che porto).
May 4th, 2005 at 15:38
Beh, questo ci riporta al mitico post “Come hai detto che ti chiami?” che, circa due anni fa, mi fece scoprire questo blog e tanti altri (Gonio, per dirne uno).
Quello di Effe lo scoprii poco dopo grazie alla segnalazjia di Soshee & Livefast, allora ancora insieme, che si vantavano di averlo “scoperto” (Herr, spero non abbia preso freddo)
Da poco su una mailing list tale Alessandro Maiucchi ha scritto quel che gli richiamava quello che secondo lui è il mio nickname, ovvero la ricerca dell’immortalità. Spiegargli che questo è il mio vero nome, ben più di quello anagrafico, è un’impresa alquanto ardua.
Stia bene, Sir, e se le va venga a leggere più tardi il post che sto per scrivere sulle servitù militari in Sardegna.
May 4th, 2005 at 16:01
Io il suo lo so, ne parlavamo ieri.
Non è vero, Sir Gallant?
May 4th, 2005 at 16:12
Seve: la smetta! Questo è un colpo basso.
Gilga: lei ha buona memoria. E da quel post nacque “On the blog”, che ricordo essere liberamente scaricabile chez Squonk.
May 4th, 2005 at 16:45
ma cosa fa, ricicla gli allegati?
May 4th, 2005 at 16:51
Cosa vuole, sono un nostalgico.
May 4th, 2005 at 17:25
io terrei lo stesso, che assurdità.
May 6th, 2005 at 10:17
credo che quando la gente inventa il proprio nome per la rete, sveli
di se stessa molto di più di quanto non possa accadere usando il nome
vero. dovrò scegliere il mio nuovo nome con cura.
immagino che ci sia stato un tempo, nel passato, per esempio nel 1147,
in cui l’attribuzione dei nomi alle famiglie sia stato motivo di
grande eccitazione: ferri, amici, verdi e altre cose del genere;
probabilmente, oggi, la scelta di un nome da usare nella rete genera
lo stesso tipo di agitazione. abe dice che nel giro di cento anni
molte persone avranno abbandonato il loro nome da premillennio e
vranno optato per nomi “più retosi”. dice che sarà fonte di
ispirazione vedere gente usare, per digitare il proprio nome, anche
tasti come %, &, ©…. [douglas coupland, microservi)]. adesso mi metto qui e aspetto P4P4 p@ol0 1.0.
July 4th, 2005 at 12:00
Perche’ dovrebbe essere un’impresa ardua?
Parlavo della provenienza del nick, non del perche’ tu lo adotti…
…poi il discorso che tu sei altro dal tuo io esteriore, diciamo che lo hanno fatto in parecchi, non sei cosi’ originale 😉
Ciao