Firme
Una decina d’anni fa scannerizzai una mia firma, per motivi di lavoro. Mi sedetti davanti a un foglio A4 bianco, feci una quindicina di firme, scelsi quella che mi sembrava la migliore; da allora me la porto dietro, da un hard disk all’altro, e continuo a usarla – offerte, presentazioni, cose così.
L’altro giorno una persona che stava rivedendo un mio lavoro ha guardato quella vecchia immagine e mi ha detto “Che bella firma che hai”, e allora ho pensato che oggi non firmo più così, firmo in modo abbastanza diverso; mi sono chiesto se capita anche ad altri di cambiare scrittura da adulti – ma non è solo quello, è che la cosa della firma è particolare, sei tu, nome e cognome nero su bianco, è come se fosse la tua fotografia, cambiare la firma è come farsi una plastica facciale, o almeno un lifting – qualche tempo fa ho firmato un foglio ma quella riga continua mi era venuta tanto male che mi dava fastidio guardarla, quello non ero mica io, allora ci ho tirato sopra una riga e ho firmato un’altra volta, qualche centimetro più in là, come un’altra iniezione di botox.