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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
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    16/01/2018

    Rinnovi

    Filed under: — JE6 @ 13:01

    Qualche anno fa, per una serie di congiunzioni astrali sfavorevoli e buchi di memoria dimenticai di rinnovare questo dominio. Quando me ne accorsi passai una mezza giornata di panico, una cosa da oddio e adesso come faccio e sudorazione e contatto ansioso e compulsivo del customer care di Aruba (ok ok, Aruba, lo so). Ma era un altro mondo, questi accrocchi di post avevano un senso e forse addirittura un ruolo, ed esserci per tanta gente come me era importante, significava stare dentro un flusso che univa un sacco di persone diverse che altrimenti non si sarebbero mai incontrate nella vita (qualcuno pensava anche di farci soldi e/o di diventarci celebre, ma non starei a perdere tempo a sbertucciarli retroattivamente: diciamo che io e quelli come me non erano sfiorati da questa idea). Oggi, invece, quando per ironia della sorte non corro più il rischio di dimenticarmi i pezzi per strada perché ho un amico preciso ed efficiente che a tempo debito mi manda una mail (che normalmente si autopresenta come l’equivalente delle tasse e di quell’altra cosa lì che non si può proprio evitare) e mi mette al riparo dai danni del passare del tempo, sono abbastanza certo che non mi preoccuperei più di tanto se mancassi l’appuntamento: scrivo molto meno e spesso scrivo altrove, anche cose che semplicemente rimangono nell’hard disk e questo non è più il posto dove mettersi dentro e discutere e ritrarsi in modo più o meno fedele, dove esprimersi (mioddio). E’ la seconda casa, quella in campagna, ma una campagna anche un po’ sfigata, fuori mano, polverosa. E però ci hai passato così tanto tempo, quel tavolo con una gamba più corta l’hai comprato tu nel paese vicino, i quadri alle pareti li hai attaccati quando qui ci venivi così spesso da pensare che forse era questa la prima casa, la mattonella sbreccata e il lampadario e quei fogli rinsecchiti che stanno nei cassetti sono tutte cose tue che hanno valore anche se non valgono più niente, come l’aratro di Tom Joad la sera prima di partire per la California. Forse da fuori sembra insensato, ma in fondo non spendiamo forse dei soldi per tenere un piccolo loculo dove riposano i nostri cari, e una volta ogni tanto andiamo, portiamo i fiori freschi, diamo una passata al marmo e sfioriamo la fotografia con un dito? Ecco, e quindi.

    One Response to “Rinnovi”

    1. Paolo Says:

      “… l’aratro di Tom Joad la sera prima di partire per la California”
      Domani mattina parto. Sette giorni a Cipro. Dovrò rileggere Furore, ça va sans dire.
      P.S. Splendido il tuo post … che, in toni dimessi, incerti fra la malinconia e l’ironia, canta l’amore per le piccole cose (dalla Treccani).

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