Sotto la radio
Quella che trovate qui a sinistra è la colonna dei ricordi. Ci trovate il blogroll – se siete abbastanza anziani non avete bisogno di spiegazioni; se non lo siete, fate conto che era il listone dei vostri preferiti, quelli ai quali volevate far sapere che li seguivate (e con questo che, sì, in effetti sarebbe stato bello se quell’interesse si fosse rivelato reciproco) – e la lista di un po’ di cose scritte negli anni, in quegli anni lì, quei sette-otto anni della blogosfera vera. Alcune le ho scritte da solo, la maggior parte sono raccolte. Fatte quasi tutte senza una logica vera e propria che non fosse quella del “dai, facciamo qualcosa insieme”. Il Post sotto l’Albero, per gli amici PslA, era esattamente questo, nato per scherzo nell’inverno del 2003 e finito nel 2010 nella gloria di un’orgia di quasi duecento pagine messe insieme in sei o sette settimane dementi, divertentissime e gratuite. Finì come devono finire le cose belle, prima di marcire: e forse è quello il motivo per cui tanti ne conservano un bel ricordo. Se volete capire di cosa parlo, basta cliccare uno dei link che vi manderanno a dei pdf principiati da un’icona di WordArt, divenuta simbolo cialtrone e pertanto nobile della scalcagnata iniziativa.
Quest’anno cadeva il decennale di quell’ultima raccolta da campioni e a qualcuno è venuta l’idea di festeggiarlo mettendo in piedi una cosa divertente che non faremo più: qui, a casa del Many, trovate la storia e qui, su Radio Sverso, trovate il podcast del Post sotto la Radio, per gli amici PslR, una raccolta di pensieri e racconti presi dai PslA del passato e letti dagli stessi autori, intervallati da del gran bel rock’n’roll natalizio (più, se arrivate in fondo, il teaser di qualcosa di meno nostalgico che andrà in onda, speriamo, fra un mesetto o poco più. Stay tuned, dicono quelli del mestiere).