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    01/03/2011

    Greetings from London 2011 – La ragazza con i sacchetti della spesa

    Filed under: — JE6 @ 22:41

    Scendo da Charing Cross Road fino a Trafalgar Square, il vento fa arrivare microscopici frammenti di acqua dalle due fontane illuminate, attraverso la strada, prendo Whitehall, riconosco pub dove sono stato a mangiare anni fa – il Silver Cross e il Clarence – passo davanti al militare di guardia davanti alle scuderie, rigido come una statua, come la spada che tiene ferma e dritta davanti al naso, mi fermo a guardare la ruota panoramica, la London Eye, dando le spalle a Downing Street, mi avvicino a Buckingham Palace e da qui in poi siamo tutti turisti, tutti che camminiamo con il naso rivolto al cielo, verso l’orologio del Big Ben, con le macchine fotografiche in mano, dai sorridi, ma come faccio, muoviti che si congela con ‘sto vento, e i cavalletti per non avere le immagini mosse, se arriviamo dall’altra parte del ponte la vista è migliore. Cammino lentamente nonostante il freddo, guardo le cabine del telefono, rosse e così vicine l’una all’altra e mi chiedo se mi sia mai capitato di vederle usare, le lasciano lì per noi, così le possiamo fotografare e far vedere agli amici e ai colleghi, cammino lentamente e mi prendo lo spazio di chi ciondola senza fretta né direzione. Vengo superato da una ragazza, il giubbotto rosso, i jeans stretti ma non troppo, le scarpe eleganti ma comode, che va di fretta, ha tre sacchetti della spesa che le occupano le mani senza guanti, ma dove si fa la spesa a Trafalgar Square mi chiedo, dove compri quella frutta e quella verdura che la ragazza sta portando a casa, lei va di fretta perché ha una vita e una cena da preparare, va di fretta e la perdo di vista quasi subito, vai a casa ragazza con i sacchetti della spesa, fa freddo, e tu hai da fare.

    3 Responses to “Greetings from London 2011 – La ragazza con i sacchetti della spesa”

    1. karen walker Says:

      se ben ricordo c’è un tesco proprio lì in mezzo a trafalgar

    2. Sempre un po' a disagio Says:

      “Fa freddo, e tu hai da fare” è un finale alla Carver (è un complimento, che Carver mi ha salvato la vita).

      Ti prego, tu che puoi, portami qualche vinile degli Smiths:)

    3. Sato Says:

      Non per sminuire la poesia delle tue descrizioni (immaginifica ed evocativa, per chi Londra la ama), devo confermare a malincuore quanto detto da karen: c’è un tesco, right off the square!
      Grazie per il satori!

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