Il criterio mancante
Per molto tempo uno dei pochi criteri che ho usato per classificare le persone, o per essere più preciso il mio rapporto con loro, è stato quello della politica intesa in senso ampio, come un modo di stare al mondo, di vedere le cose, di provare a farle. Sesso? No. Razza? Ma chi se ne frega? Religione? Idem. Squadra di calcio? Vedi sopra. Libri che leggi? Forse, ma in fondo basta che leggi. La politica però, ecco, quella sì, quella è sempre stata un discrimine importante per determinare l’opinione che ho di qualcuno, sempre – si intende: ma è meglio specificarlo – tenendo conto delle mille e mille sfumature dello spettro dal bianco al nero.
A volte ho sentito la mancanza di un altro criterio, di qualcosa che mi aiutasse a rendere più nitidi i contorni di questa o quella persona. Devo dire che l’atteggiamento su vaccini e pandemia negli ultimi tempi mi sta aiutando molto.