Greetings from London 2014 – Harmlessly passing your time in the grassland away
Ho girato intorno all’enorme cantiere del suo ammodernamento, gru, betoniere, caschi gialli e giubbotti fosforescenti, ho costeggiato il fiume che le scorre davanti e le case di lusso che le stanno a fianco, ho camminato avanti e indietro fino a che la schiena mi ha chiesto basta, e tutto sempre senza mai riuscire a staccare gli occhi dalle quattro ciminiere, dalla struttura di mattoni scuri enorme e leggera, senza mai smettere di sentire nelle orecchie quella prima riga, harmlessy passing your time in the grassland away – ognuno ha i suoi pellegrinaggi privati, i posti che lo attirano come calamite a dispetto delle mille altre cose che si potrebbero fare in quelle due ore, come se ci fosse il bisogno fisico di vederli e toccarli e sentirne i suoni e gli odori, non importa se questi sono le zaffate sputate dai motori delle ruspe, fino alla prossima volta, se saranno ancora in piedi.
Battersea Power Station, un pomeriggio d’inverno