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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
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    25/06/2014

    Il mercatino delle rose

    Filed under: — JE6 @ 08:00

    E’ quasi l’una di notte quando, davanti all’ennesimo chiosco di fioristi aperto e illuminato che neanche al carnevale di Rio, gli dico che mi affascina questa cosa di Roma, quanti sono, e sempre aperti. Lui, accelerando, prova a smontarmi la poesia, guarda che non si spiega mi dice, l’unica ragione è che spaccino, come vuoi che si mantenga tutta ‘sta gente vendendo fiori. Anche se non mi vede faccio sì con la testa, e però è bello vederli, a Piazza Vittorio, a Colle Oppio, poco dopo Ponte Flaminio, here there and everywhere, ed è bello pensare che un insonne possa andare alle quattro del mattino e comprare una pianta, che uno approfitti di un whisky di più per non soppesare tutti i pro e soprattutto i contro e si fermi a scegliere un mazzo di fiori di cui non conosce il nome, allora questo è l’indirizzo, vai lì, non troppo presto, però non oltre questo orario perché altrimenti non la trovi, ce l’hai un bigliettino con una busta, questo è l’indirizzo, no non firmo, va bene così, è bello pensare che il mattino dopo da qualche parte qualcuno apra la porta di casa o si senta chiamare dalla collega della segreteria, questo è per lei, e non importa se si metterà a ridere o si scioglierà di struggimento o sbatterà quella dozzina di fiori direttamente nella pattumiera o cercherà di sfuggire allo sguardo ironico di una coinquilina o di un intero ufficio – è il pensiero quello che conta, dicono.

    3 Responses to “Il mercatino delle rose”

    1. Maurizio F. Says:

      Quando mi trasferii a Roma, in zona Ostiense-Garbatella, anche a me colpì molto la presenza di questi fiorai sempre aperti: ne avevo persino uno sotto casa. Sul fatto che spacciassero, qualche sospetto l’ho avuto anche io, ma a causa di un lungo periodo di insonnia ho potuto anche verificare che il movimento di clienti, di notte, è veramente scarso. E anche io, come te, mi sono domandato chi fossero i clienti notturni e cosa li potrebbe spingere a comperare un mazzo di fiori quando tutto il resto della città dorme.
      Un mio capo ha spento la poesia dell’uomo gentile che dona fiori alla sua donna sostenendo che quei fiorai aprono di notte solo per i mariti fedifraghi che tornano a casa dopo una notte con l’amante; un altro collega, evidentemente non altrettanto ottimista, sosteneva che l’apertura notturna si spiegava solo con la necessità di avere fiori pronti nel caso qualche parente venisse a mancare all’improvviso…

    2. Stella Says:

      Qiella mattina sembrava dovesse piovere. Giancarla aveva appena preso il suo caffè, come al solito, dopo aver posate le chiavi dello studio e acceso il suo note book. Era nero caldissimo e senza ombra di schiuma, si riprometteva a chiamare l.assistenza, e lo scrisse tra le cose da fare in rosso, sopra c.era scritto: vedere se ha scritto mail Marco!
      Lo scriveva ogni giorno come ultimo appunto della sera precedente per l’indomani. In realtá non occorreva, lo ricordava benissimo e di proposito ogni volta non guardava!
      Ma quella mattina qualcosa di insolito avvenne…senti fischiare per le scale, il portone a quell.ora era spalancato per le pulizie giornaliere…e sentiva venir su quel motivetto , su per le scale, quando bussarono arrestó di fare tutto, guardó la porta e poi vicino ad essa c.era la Luisa ed aprì, sentì dal corridoietto l.espressione di gioia di Luisa, quantiii, belli! Poi irruppe in un silenzio…e di seguito il passo deciso e con uno slancio da vera atleta recapitó con rabbia il mazzo di fiori…erano tulipani tutti colorati e puntinati d.azzurro, non ti scordar di me….sono…bellissimi disse pentendosi dopo Giancarla…poichè vide l.espressione livida della sua collega. Li sistemó in un vaso con acqua e li osservó dal suo tavolo per tutta la giornata e alla fine di essa li portó con se…non c.era un nome, ma sapeva chi li avesse mandati, lo sentiva con il cuore!

    3. Stella Says:

      …mentre scendeva le scale , con quei fuoiri a coprirle il viso, incroció Maurizio, un bel giovanotto, timido ma simpatico…quando ad un tratto lo sentì esclamare, portandosi una mano alla testa rumorosamente, ecco cosa dovevo comprare, I finerali sono tra due ore…adesso dove li trovo?

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