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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

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    07/11/2011

    “Che cazzo ne so, cose sue”

    Filed under: — JE6 @ 18:54

    Che ecco, insomma, sai la novità.

    02/11/2011

    “Cosa ci ho trovato”

    Filed under: — JE6 @ 18:18

    “Per cominciare tutte le proposte del PD.”

    Il post di Elena sulle cento proposte di Matteo Renzi è tutto da leggere. Ma forse la cosa migliore è questa sua risposta a uno stizzito commentatore: sto giudicando le proposte, non il comportamento di Renzi da Sindaco e no, non mi scomodo per venire a Firenze perché trovo che la Leopolda sia sbagliata nei tempi, nei modi e, come ho scritto, anche nei contenuti. Mi scomoderò molto volentieri per la manifestazione nazionale di sabato prossimo, quella di tutto il PD.

    25/10/2011

    Vuoto a perdere

    Filed under: — JE6 @ 14:30

    Io temo di essere prevenuto, quindi le proposte di Pippo Civati – quelle che il Post, con un certo sprezzo del ridicolo, definisce dieci posizioni su cose molto concrete, per chi chiede “i contenuti” – giudicatele voi. Io il vuoto, appoggiato su Alesina e Giavazzi e abbellito da ripetuti richiami all’accordo tra Confindustria e sindacati, non sono capace di commentarlo. E’ che non sono un fisico, diciamo.

    02/09/2011

    Che ridere

    Filed under: — JE6 @ 16:22

    Tutto sommato mi sa che ha ragione Luca Sofri quando definisce Matteo Renzi “gran battutista”: candidarsi alle primarie quando lo statuto del tuo partito dice quello lo può fare solo il segretario, cioè colui che le primarie le ha già fatte e – tu pensa – vinte, suona in effetti come una battuta. Quanto buona, ecco, vabeh: questione di gusti, diciamo.
    [Peraltro, Renzi potrebbe candidarsi essendo esterno al PD: che è esattamente ciò che uno non particolarmente addentro alle vicende della politica italiana pensa quando lo sente parlare. Ma questo è un altro discorso, ok]

    01/09/2011

    You the people

    Filed under: — JE6 @ 16:21

    Forse il mondo si divide tra quelli che hanno fiducia nella gente e quelli che no. Io, anche se preferirei trincerarmi dietro una posizione terza, in fondo faccio parte di quelli che no, non molta, sarà per questo che leggendo della presunta nuova rivoluzione che caratterizzerà i rapporti tra Casa Bianca e cittadini americani non riesco proprio a entusiasmarmi.

    04/07/2011

    Qualcosa

    Filed under: — JE6 @ 15:01

    La Tav è un’opera che l’Europa ci chiede. Ci vuole o no?
    Abbiamo il dovere di aprire un dibattito sulle opere strategiche e un approfondimento vero. Le popolazioni della Val di Susa sono trattate alla stregua di un bimbo capriccioso e incompetente. In Puglia, nella mia terra, abbiamo ragionato di un progetto di alta velocità da Bari a Napoli e con i nostri interlocutori campani abbiamo costruito un processo di condivisione e di partecipazione. Si è determinato un vasto consenso sull’idea di abbattere il muro tra l’Adriatico e il Tirreno. Dove c’erano i problemi abbiamo corretto i progetti.

    Comunque, lei e il suo partito siete schierati con i no-Tav.
    Dico che dovremmo essere tutti molto attenti, perché se non offriamo luoghi politici ai fermenti culturali e alle onde di dissenso che stanno attraversando l’Italia, ma più in generale i paesi euro-mediterranei, rischiamo di non capire quanto radicale sia “l’indignazione” e la relativa domanda di cambiamento. Se la politica gira la testa dall’altra parte offre spazio alla violenza. E oggi le forze politiche non mi sembrano interessate a una discussione di merito, ci si affida ai confezionatori di informazioni addomesticate.

    Nanni Moretti intimava a Massimo D’Alema “Dì qualcosa di sinistra”. Io sono qui che aspetto che qualcuno supplichi Nichi Vendola: “Dì qualcosa”.

    [Grazie a Claudio Borgognoni per la succosa segnalazione]

    20/06/2011

    Pontida Fire Dept.

    Filed under: — JE6 @ 08:53

    Ascoltare Umberto Bossi che per dieci minuti parla (vabeh) di Equitalia, pensare a quella cosa del nascere incendiari e morire pompieri.

    18/06/2011

    Sempre più in alto

    Filed under: — JE6 @ 17:56

    Se non ci fossero, quelli del Corrierone, bisognerebbe inventarli, perché scrivere una frase come “se i problemi sono laburisti (…) le soluzioni continuano a essere liberali” che istituisce categorie logiche sconosciute in natura è da veri virtuosi, gente che andrebbe messa sotto la tutela dell’Unesco.

    15/06/2011

    Non comprarmi

    Filed under: — JE6 @ 11:33

    [Metafore] Poco fa guardavo la cassetta della posta del più grande distributore italiano di pubblicità non indirizzata. C’è un pezzo di nastro adesivo sopra, che dice “no pubblicità”. Mi sono chiesto se l’AD non sia per caso un ecologista libertario a cinque stelle.

    14/06/2011

    “Pazienza”

    Filed under: — JE6 @ 08:54

    Ieri sera guardavo le percentuali dei votanti – identiche al decimale per tutti e quattro i referendum – e quelle dei sì e dei no – idem, circa – e mi veniva da ridere al pensiero di tutte le mie riflessioni condotte fino al momento in cui lo scrutatore mi ha chiesto se avrei votato per tutti e quattro i quesiti nazionali – sì – e per tutti e cinque i cittadini – sì – e anzi, fino all’interno della cabina per almeno una delle schede davanti alla quale mi sono fermato un po’, tanto fuori non c’era nessuno che aspettava, e ci ho ripensato un’ultima volta. Mi veniva da ridere perché a guardare quei numeri era chiaro che una, quattro o quaranta domande non avrebbe fatto differenza alcuna, ha ragione Formigoni*, gli elettori avrebbero votato su qualsiasi questione, la legalità del gelato al pistacchio, i colori dell’inchiosto delle penne biro, qualsiasi cosa pur di dire al PresDelCons “adesso basta, grazie e a mai più rivederci”. Quei numeri mi confermavano quello che sapevo e che sapevamo tutti: i promotori dei referendum avevano raccolto le firme per un motivo e gli elettori avevano votato per un altro, che è quello che succede con i libri, non conta davvero quello che viene scritto, conta quello che viene letto ed è inutile spaccare il capello in quattro per dire se questo sia giusto oppure no; e comunque alla fine rimane la consolazione bene espressa da Paolo: Io non sapevo come l’acqua arrivava al mio rubinetto di casa e chi la gestisse, a quale costo. Adesso lo so. E se ho sbagliato, se il Paese ha sbagliato. Pazienza. Ne facciamo di cazzate.

    * Ci sono quelle giornate un po’ così, quelle nelle quali ascolti Stefania Craxi alla radio e ti ritrovi a pensare “beh, ha ragione”, dieci minuti dopo il cervello obnubilato dal traffico della tangenziale ti viene attraversato dall’idea di iscriverti una buona volta al PD, due ore dopo fai involontariamente sì con la testa mentre parla Formigoni, fortuna che c’è sempre qualcuno che poi ti dice “non saprei da dove iniziare a insultarti” e tutto ritorna al suo posto.