Giusto è ciò che giova al più forte
Io non so come andrà a finire tutta questa manfrina delle riforme. Non posso nemmeno dire che mi interessi più di tanto, che l’ingegneria istituzionale e costituzionale mi appassioni più di una replica doppiata di The Wire. Mi interessano di più il metodo, e le facce – soprattutto di quelli che con varii gradi comandano il partito che ho votato, quelli che dicono che io gli ho dato il mandato di fare le cose che stanno facendo nel modo in cui lo stanno facendo (le cose che si scoprono, santocielo). Hanno le facce, tutti, che mi immagino avessero gli ambasciatori ateniesi quando misero piede nell’isola di Melo, si sedettero di fronte agli ambasciatori avversari e gli dissero, serrando tranquillamente la mascella, La nostra proposta è che si faccia quanto è realmente possibile sulla base dei veri intendimenti di entrambi: consapevoli gli uni e gli altri del fatto che la valutazione fondata sul diritto si pratica, nel ragionare umano, solo quando si è su di una base di parità, mentre, se vi è disparità di forze, i più forti esigono quanto è possibile; ed i più deboli approvano.
Ah, com’è finita quella guerra – non quella battaglia: quella guerra -, ecco, dipende dai punti di vista.
July 26th, 2014 at 14:30
Come dire .paritá, ma se poi più forte….beh! Ecco
Comunque sicuramente una prova delle rifirme non si puó non fare nella pratica e non solo negli intendimenti! Loro, dovrebbero un pochino essere meno propensi alla contrattazione e concentrarsi sul Giusto e per il giusto, che l’enormitá dei risultati possano poi essere analizzati ampiamente e con i dovuti correttivi, necessari per le riforme, affinché abbiano un Ph del giusto grado per il paese. 🙂