Chernobyl, una mattina d’estate
Lo avrete sentito anche voi, che un libro ormai non si nega a nessuno. Così una sera, tornato da Chernobyl, ho passato un paio d’ore tra Wikipedia e Google, rendendomi conto di quante somiglianze ci fossero tra i fatti dell’Ucraina e quelli di un pezzetto di Brianza a venticinque chilometri dal mio divano. Allora ho pensato di scrivere qualcosa, il racconto di un viaggio e un pezzo di storia di famiglia. Questo.
PS – Nessun albero è stato maltrattato per la realizzazione di questo libro. Così, ci tenevo a dirlo.