Ambulanza e camicia bianca
Un giorno qualche anima pia si dedicherà alla stesura del dizionario italiano-sommelier/sommelier-italiano, per consentire a noi comuni mortali di sapere cosa cazzo intendono questi pericolosi fanatici che affollano le enoteche farfugliando frasi come “propenderei per un rosso strutturato“, “per la costata ci vuole meno tannino“, “questo blend è troppo astringente per la carne rossa” fino al per me sovrannaturale “le consiglio questa bollicina, caratterizzata da un lungo riposo sui lieviti” – roba che quando serve un’ambulanza della neuro non la si trova mai, che vergogna.
July 10th, 2009 at 16:20
Perché non ha ancora assaggiato il Tartufone Obliquo di Miscazio, Goppai. Ogni bottiglia è tenuta in cantina obliqua a 43° per consentire l’osmosi inversa al turangolo in sughero selezionato di Cappadocia. I suoi tannoni mescidati e onfoli si mesticano in un sentore di sottopancia e un evocato ma non invadente sentor di casumartzu, il rovere si intreccia alla creolina nel retrofaringe, in un crescendo potente. Un finale roboante, con contraccolpo e rinculo di polvere da sparo, cipolla di Tropea e petrolio lampante regala un’esperienza indimenticabile.
July 10th, 2009 at 16:23
(I sommelieri bravi aiutano comunque a capire il vino anche ai non esperti, il vino è un artefatto complesso che ha bisogno di un po’ di complessità per essere descritto)
July 10th, 2009 at 19:55
Sir, dia retta al Signor G: “Barbera e Champagne!”. Non serve altro.
July 11th, 2009 at 12:00
Te lo sei tenuto un paio di giorni a decantare, eh?
July 11th, 2009 at 21:42
Mi piace la sua proprietà di linguaggio.