Greetings from Barcelona – 1. In compagnia di Fedor
Capita che ti trovi in viaggio, con migliaia di chilometri e posti nuovi che ti aspettano, e leggi cose così: il nostro infinito e impossibile percorso verso casa è già casa (…) finchè ecco che la porta si apre… e si apre verso l’esterno – eravamo già dove volevamo essere sin dal principio (David Foster Wallace, su Fedor Dostojevski).
August 29th, 2006 at 08:37
Scusami, precisamente dove, lo dice? Grazie…
August 29th, 2006 at 08:52
Non ricordo il titolo del saggio, ma è uno di quelli contenuti in “Considera l’aragosta”, l’ultimo di DFW.
August 30th, 2006 at 09:39
Lo sospettavo, visto che è rimasto l’unico DFW a mancarmi… rimedierò quanto prima allora!
August 30th, 2006 at 15:51
Sto leggendo proprio quel libro (fondamentale il saggio “Autorità e uso della lingua”), e per giunta stamattina ho messo una maglietta con scritto “BARCELONA”.
Non so cosa, ma qualcosa vorrà dire.
August 30th, 2006 at 15:58
Ricorda quando siamo rimasti bloccati entrambi da qualcuno che ostruiva il passaggio pedonale o l’uscita del box auto, nello stesso giorno, lei a Roma e io a Milano? Synchronicity? Separati alla nascita?
PS – Bello anche se un filo pesantuccio, quel saggio. Ma il reportage dagli Oscar del porno è semplicemente fantastico.