In ordine sparso
Insomma, ci sono tre candidati, anzi quattro. I cosiddetti “giovani del PD” (also known as “piombini” o “lingottini”, e vabbeh) hanno iniziato a prendere posizione, chi da una parte, chi dall’altra. In posizioni spesso secondarie, forse per scelta (si può trascinare il pubblico anche senza essere i frontmen) forse per debolezza o per miopia: eppure, ci sono. Tutto sommato, fermi restando i millemila dubbi sul loro conto, questo mi pare un bene, una prova per loro e per chi li sostiene, e anche per chi – come il sottoscritto – è scettico a dir poco. Perchè a questo punto, dato che le loro strade sembrano essersi separate, a me viene difficile avere le stesse identiche perplessità su Debora Serracchiani e su Pippo Civati, con l’eccezione di alcune – per me – necessarie considerazioni di carattere generazionale che magari verranno smentite entro sei mesi (per capirci, alla Andrea Romano quando giudica D’Alema-Veltroni-Folena-Mussi-Eccetera). Critiche o apprezzamenti ad personam, come sarebbe bello che avvenisse per tutti, anche per i poveri “apparati”. In tutto questo, io continuo ad essere più convinto dall’altro schieramento, quello dove qualche under-40 c’è ma, poveretto, non ha le stimmate del “nuovo”. Ma questo è un problema mio, immagino.
July 6th, 2009 at 19:26
temo che sia un problema anche mio.
July 8th, 2009 at 02:31
cioè? Preferite Letta e Bersani (comprese bocciofile e Avis)?