Greetings from Alsace – 2. Strolling
Giro per la Vieille Ville di Colmar guardandola come un puzzle – questa salita l’ho vista a Ginevra, questo acciottolato a Salisburgo, queste case a Strasburgo, queste mura sull’acqua a Ljubljana – come se il luogo non avesse una sua propria essenza. Non è così, ovviamente, ma a volte capita che si guarda un posto e non si riesce a capirlo nemmeno un po’ perchè ciò che si vede scorre davanti agli occhi come una cartolina, bella quanto si vuole ma pur sempre un pezzo di carta, un’immagine a due dimensioni. Finisce che mi perdo, visto che oggi allo strolling del turista si aggiunge quello dei pensieri, mille al minuto per non averne neanche uno. Giro in tondo, Rue de Clefs, la cattedrale, i ponti, e alla fine mi ritrovo al punto di partenza, dove ho parcheggiato la macchina. Mi siedo su una panchina, chiudo gli occhi per il mal di testa, dall’altra parte del viale sento un’orchestra suonare un po’ di liscio francese e lo scroscio dell’acqua della grande fontana.
August 20th, 2008 at 23:17
il liscio francese è inquietante.
August 20th, 2008 at 23:20
So che non ne avrai il tempo e che forse è troppo tardi, ma se appena appenna puoi, per l’amor di Dio, va’ a vedere la pala di Issenheim di Mathias Grünewald, al Museo Unterlinden.
August 21st, 2008 at 08:18
Il liscio francese avrà senz’altro acuito il mal di testa…