All’inizio del ponte, subito dopo la rotonda
La ragazza è al suo solito posto, all’inizio del ponte, subito dopo la rotonda, dove devi rallentare e la puoi guardare meglio. Indossa la centesima variante della sua divisa, scollatura profonda ma non troppo e minigonna quasi inguinale; è bella come un mese fa, bella come lo sono tante donne su queste strade, le rumene e le nigeriane e le ucraine. Ma oggi un po’ di più, con la pelle di un colore dorato scuro che si accompagna al bianco dei vestiti. Me la immagino a Ferragosto, stesa a prendere il sole sulla spiaggia di una qualsiasi riviera come qualunque ragazza della sua presumibile età, cornetto e cappuccino per colazione, una camminata sulla battigia, un’occhiata a Novella 2000, un po’ di crema abbronzante, un quarto d’ora di pennichella: una vacanza, insomma, come la mia, la tua, la nostra, lontana dai ponti, dai sedili, dagli alberghi a ore, dagli sterrati dietro gli scali merci, una vacanza senza sesso o una vacanza passata andando a letto con tutti i bagnini del litorale ma solo per voglia e non per soldi. Ingrano la seconda, e poi la terza, accelero lasciandomi la ragazza alle spalle; là sotto, in tangenziale, sono tutti fermi in coda, il cielo minaccia pioggia, e l’estate sta finendo.
August 30th, 2007 at 15:56
immagini quante riflessioni come questa in meno, se il Mancuso di turno gliela avesse tolta di là, causa successo dello zoning-prostituzione…
(provoco, ma il post è bellissimo e, sì, l’estate sta finendo ed è sempre triste-bello, ciò…)
August 30th, 2007 at 16:11
Io, invece, sono favorevolissimo ai quartieri dedicati, che mi paiono molto meno squallidi rispetto ai ponti, ai sedili, agli alberghi a ore, agli sterrati dietro gli scali merci – e di gran lunga preferibili proprio dalle ragazze che “esercitano”. Perdoni, di questi tempi gira così.
August 30th, 2007 at 16:51
Perdoni lei, Sir. Solo: su quartieri “dedicati” all’europea, con il consenso di tutti gli stakeholder (magari escluso il racket), potrei convenire perfino io…
E’ sullo zoning a rotazione proposto a Bologna che ho più difficoltà, dico la verità. Mi pare come dire che la cosa fa schifo, e quindi va nascosta un po’ in periferia, ma a turno, se no “quella” periferia lì si incazza.
August 30th, 2007 at 17:49
Su questo, penso di poterle dare ragione.
August 30th, 2007 at 20:22
Non avrei saputo descrivere con più poesia la situazione di Via Salaria in Roma. Well done.
September 16th, 2007 at 13:15
[…] Anche al Corriere sono stufi delle solite cose, così danno spazio a una insolita (?) proposta della presidente dell’assemblea regionale, Sandra Lonardo (in Mastella). La quale ritiene che si possa promuovere una legge regionale in materia di prostituzione e annuncia che verificherà come procedere: con il comitato tecnico legislativo e con la presidente della commissione per le politiche sociali, Luisa Bossa. La signora Lonardo spiega che vede quotidianamente le ragazze — quando la sera torna a Ceppaloni, in auto blu — e non vuole fare lo struzzo. Tra quelle donne — lo sa — ci sono quelle costrette e quelle che scelgono liberamente il mestiere più antico del mondo. E allora le sembra preferiribile che il mestiere (se scelto) lo si possa esercitare in modo civile, in quartieri ad hoc, all’europea. Quanto alle punizioni-disincentivo, i clienti possono anche essere puniti — dice — gli sfruttatori debbono esserlo, duramente. (l’articolo intero è qui sotto, dopo il continua) Quale che sia il motivo di questa uscita, compreso il fatto che se ne discute anche in rete da un bel po’, potrebbe non essere una idea assurda. Ovviamente, si tratta di entrare nel merito, e capire come concretamente si pensa di procedere. A me, per esempio, l’idea dello zoning lanciata a fine agosto per Bologna da Libero Mancuso (e già bocciata da Cofferati) non sembra affatto convincente. Ma io sono un’amante estremista della mixité urbana, e ho molto amato questo post dove si trattava di visioni simili a quelle citate da Lonardo, ma in modo più poetico e meno politico. Anche se l’autore — come spiega nei comenti — sui quartieri all’europea è nettamente d’accordo. […]